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A Cerro Maggiore, con Yoko Takada si scrive e si parla in giapponese

Al corso "GB Giappone", Alessandro Ceriotti e Maia Balbuian hanno sostenuto e passato con esito positivo l’esame di livello JLPT N5, mentre Niccolò Rossetti ha potuto sostenere l’esame più difficile del JLPT livello N4

A Cerro Maggiore, con Yoko Takada si scrive e si parla in giapponese

Due studenti del corso di cultura giapponese “GB Giappone”, associazione facente parte del gruppo cultuale ” Tempo Libero” nel comune di Cerro Maggiore, hanno superato recentemente il difficile esame JLPT in giapponese. Gli studenti hanno appreso la lingua giapponese seguendo le lezioni tenute dall’insegnante. madre lingua, Yoko Takada e dai suoi collaboratori. Alessandro Ceriotti e Maia Balbuian hanno sostenuto e passato con esito positivo l’esame di livello JLPT N5; ovvero sono in grado comprendere il giapponese di base in una certa misura, di frasi comuni usate nella vita quotidiana, frasi scritte in hiragana, katakana e kanji di base. Possono quindi leggere e comprendere testi nella lingua giapponese e sono in grado di comprendere le informazioni necessarie per sostenere conversazioni brevi e lente che possono incontrarsi spesso nella vita quotidiana. Invece Niccolò Rossetti ha potuto sostenere l’esame più difficile del JLPT livello N4.

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Le lezioni, che possono essere seguite sia in presenza che online, avvengono quasi esclusivamente in lingua giapponese. Questo permette, seguendo un metodo di studio creato appositamente dall’insegnante Yoko, di apprendere abbastanza velocemente le basi per poter affrontare, per chi lo volesse, gli esami di JLPT.

Questo esame è stato istituito nel 1984 ed ha come finalità lo scambio culturale e di istruzione tra il Giappone e gli altri Paesi. In Italia, il test si svolge una sola volta all’anno, ed è solitamente sostenuto dagli studenti che hanno seguito i corsi di lingua giapponese all’università.

«Superare questo esame mi sembra poco e molto allo stesso tempo – il commento di Alessandro – Molto, perchè sento di avere superato dei grandi ostacoli nello studio di questa lingua. Poco, perchè questo test è solo il primo della lista, il più semplice, ma è stato comunque impegnativo per me. Il giapponese non è una lingua così difficile, serve solo molta costanza, anche se l’ascolto e la comprensione possono essere davvero ostici. Sono anni che studiamo giapponese e il covid ci ha ostacolato sensibilmente; sono veramente pochi i periodi in cui abbiamo potuto studiare insieme al nostro gruppo. È dal 2020 che non c’è nemmeno la possibilità di sostenere questi esami e quindi, in un certo senso, la pressione per ottenere un buon risultato era ancora maggiore. Spero di poter sostenere un nuovo esame l’anno prossimo e superare quindi il livello successivo. Il lavoro da fare è molto, la difficoltà è elevata, ma lo stesso valeva anche per il test che ho appena superato. Un grande ringraziamento, quindi, alla nostra sensei Yoko Takada, Miho e Giulia senza la quale nulla di tutto questo sarebbe mai stato possibile».

«Nei primi giorni di dicembre 2022 i miei compagni ed io siamo finalmente riusciti a sostenere l’esame di giapponese N5, ma non esattamente nelle vicinanze… questa volta infatti la certificazione si sarebbe tenuta solo nelle sedi di Roma e di Venezia, poiché quella di Milano non era agibile – il pensiero di Maia – . Avevamo già dovuto rinunciare a questo esame gli anni passati a causa del covid, quindi questa volta non volevamo lasciarcelo scappare. Perciò abbiamo fatto le valigie e ci siamo preparati per andare nella capitale d’Italia. Ero elettrizzata dall’idea di fare questa prova, volevo mettermi in gioco e vedere i miei sforzi ripagati. Così il 4 dicembre mi sono presentata al dipartimento ISO dell’Università di Sapienza a Roma. Io ed i miei compagni non eravamo di certo gli unici: 3 file lunghissime si sono formate alle nostre spalle, c’erano persone provenienti da qualsiasi parte d’Italia, cosa che mi ha fatto davvero piacere perché significava che lo studio del giapponese si stava sempre di più diffondendo. Tutti quanti noi abbiamo dovuto attendere diverso tempo prima di entrare e di essere smistati nelle varie aule, ma, seppur con un po’ di ritardo, siamo riusciti ad incominciare la nostra prova. Non è stato facile, l’esame è durato bene 3 ore che si sono fatte sentire, soprattutto alla fine, nella parte di ascolto, però la forza di volontà era tanta e mi ha spinto a continuare. Terminato l’N5 sentivo come di star volando, ero soddisfatta di ciò che avevo fatto ed ora potevo liberamente godermi l’ultima giornata a Roma con la mia famiglia. Ora non ci restava altro che aspettare l’esito. Personalmente, più il tempo passava, più avevo paura di aver sbagliato qualcosa e di non avercela fatta, tuttavia pochi giorni fa tutte queste preoccupazioni sono sparite… l’ho passato. Ero e sono tutt’ora al settimo cielo, ancora una volta la passione e la dedizione mi hanno portato a raggiungere i miei obbiettivi. Ma non ce l’avrei fatta da sola, per questo voglio ringraziare la mie insegnanti Yoko, Miho e Giulia per avermi seguito durante la preparazione, i miei compagni di corso per il loro sostegno, i miei amici che credono in me e soprattutto la mia famiglia la quale mi ha personalmente accompagnato fino a Roma e che da sempre mi supporta e mi vuole bene. Un grazie di cuore. ありがとうございました»

Niccolò esprime così la sua soddisfazione: « Dopo gli anni di pandemia sono finalmente riuscito a fare un vero e proprio esame di lingua ed è stata, al di là del risultato, un’esperienza molto stimolante. Ho avuto l’opportunità di incontrare diverse persone, di tutte le età, che si sono approcciati allo studio di questa lingua per i motivi più disparati quindi, non posso che essere contento di potermi dire parte di questa grande famiglia accomunata dalla passione per questa lingua e cultura che spero possa continuare a diffondersi sempre di più».

Infine Yoko: «Quando ho incontrato Maia e Alessandro per la prima volta, non conoscevano il giapponese. Ricordo di aver insegnato loro la mia lingua come se stessi crescendo i miei bambini. Ora sono in grado di conversare con loro in giapponese! Il mio sogno è rendere Cerro Maggiore un paese ricco di cultura giapponese e poterla condividere con tutti. Il risultato di questo esame è per me come la sensazione di un genitore che ha finito di crescere un figlio. Il mio lavoro però, se per Maia e Alessandro ha raggiunto un traguardo, per i numerosi nuovi studenti di “GB Giappone” di Yoko è solo agli inizi. Abbiamo appena finito di studiare l’alfabeto giapponese (Hiragana e Katakana) , quindi presto scambieremo lettere con i bambini giapponesi. Origami, calligrafia, cerimonia del tè sono solo alcuni degli eventi che potrete apprezzare iscrivendovi al mio corso. Inoltre, dallo scorso anno, GB Giappone ha introdotto lo studio di una nuova lingua tra i propri corsi: la lingua coreana , che utilizza la stessa grammatica della lingua giapponese. Ci divertiamo con il ​​K-pop in coreano ed anche in giapponese».

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Pubblicato il 26 Gennaio 2023
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