I giorni della libertà
di A. Milan
ed. Mondadori
€ 19.00

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Tutto inizia con una pietra d’inciampo vicino casa. Alessandro Milan la scorge in un giorno di ottobre, quasi per caso. Riporta il nome di Angelo Aglieri, impiegato del «Corriere della Sera», arrestato nel maggio 1944 con l’accusa di aver introdotto in redazione una bomba a mano, poi condotto al carcere di San Vittore e da qui deportato al campo di Fossoli. Determinato a ricostruirne la storia, Milan inizia la sua ricerca.

Quello che trova è un vero tesoro fatto di storie dimenticate, su cui decide di accendere la luce: le storie degli uomini e delle donne che, in una Milano ridotta in macerie dalla guerra, sono stati protagonisti attivi nella Resistenza, pur restando “avvolti” nell’oblio.

Leggeremo di Carmela, portinaia del palazzo in viale Monza 23, noto come il “Casermone”, e di sua figlia Francesca, staffette partigiane; di Sergio Temolo, che perse il padre per mano fascista il 10 agosto 1944 nell’eccidio di piazzale Loreto; e ovviamente di Angelo Aglieri. Queste persone e molte altre hanno saputo opporsi all’oppressione con coraggio, accettando lo stravolgimento delle proprie vite. Ognuno di loro ha saputo agire, lavorando sotto traccia, nel totale riserbo, per difendere la libertà.

Alle loro vite sconosciute, legate dal filo invisibile ma potente dell’impegno civile, il libro rende omaggio, raccontandone le storie come esempio a cui guardare ancora oggi. Quello di Milan è il racconto di una pagina della resistenza milanese, ma anche un racconto universale che, con accuratezza storica e un brillante passo narrativo, restituisce un pezzo di storia del nostro Paese. Un racconto che parte da Milano e si dipana nel resto d’Italia, dal campo di prigionia di Fossoli a Riva del Garda fino alle campagne vicentine di Arzignano.

Un racconto che parla di noi, del nostro passato e del nostro presente. Da leggere assolutamente!