Non sono bastati gli atti vandalici che negli anni hanno danneggiato ripetutamente la Barca dell’Accoglienza e le sagome “decapitate” o addirittura rubate lungo il Ponte della Pace: nonostante l’atmosfera natalizia, l’inciviltà ha colpito per l’ennesima volta il Bosco della Pace di Rescaldina, dove sono state rubate le lucine che decoravano gli alberi addobbati in vista del 25 dicembre dai bambini della scuola dell’infanzia Don Pozzi.

Negli anni scorsi, infatti, nell’area verde erano stati piantati degli abeti che alla vigilia delle festività natalizie sono stati addobbati dai giovanissimi studenti della scuola materna, ultimo tassello di un percorso iniziato con la lettura della storia “Il pacchetto rosso” di Linda Wolfsgruber e Gino Alberti che narra di un paese di montagna dove un misterioso pacchetto rosso, di cui nessuno conosce il contenuto, gira come dono di Natale di mano in mano e a poco a poco cambia la vita dei suoi abitanti. Prendendo spunto dal racconto, i bambini hanno realizzato due grandi pacchetti rossi e li hanno regalati agli ospiti della casa di riposo e ai ragazzi del Centro Diurno Disabili di Rescaldina e poi hanno appeso agli alberi tanti piccoli pacchetti rossi. Il Bosco della Pace, insomma, era stato vestito a festa, con tanto di lucine alimentate da piccoli pannelli fotovoltaici.

Le lucine, però, sono state rubate più volte, e qualcuno dei pacchetti è stato prelevato dagli alberi e aperto: l’ennesimo gesto di inciviltà contro l’area verde, dalla quale due degli abeti piantati negli anni scorsi erano già stati rubati. «Per il Natale 2022 i bambini della scuola materna Don Pozzi e i ragazzi del Centro Diurno Disabili hanno fatto un bel lavoro sulla fiaba “Il Pacchetto rosso” e hanno addobbato gli alberelli con tanti piccoli pacchetti rossi – sottolinea Giovanni Arzuffi, che insieme all’associazione culturale Articolonove da sempre promuove e sostiene i progetti legati al Bosco della Pace -. Per abbellire gli alberi abbiamo installato delle lucine alimentate da piccoli pannelli fotovoltaici. Dopo due giorni qualcuno ha pensato bene di rubare una di queste strisce luminose: l’abbiamo sostituita con una nuova ma nei giorni scorsi l’hanno rubata di nuovo!».

«Nel frattempo – aggiunge Arzuffi – i cani che scorrazzano sul prato continuano a fare i loro bisogni sugli alberi e a strappare e disperdere i piccoli pannelli fotovoltaici. Qualcuno, penso un umano, ha addirittura preso e aperto qualche pacchetto rosso, nella speranza di trovarci chissà cosa… Ora, non possiamo dire che è tutta colpa di ragazzotti tossici con tendenza al vandalismo. Quella parte del bosco è frequentata solo dai alcuni possessori di cani, persone adulte e, credo, senza devianze. La domanda che mi viene spontanea è: ma che vita triste hanno queste persone che non hanno nessun rispetto del lavoro dei bambini?».

In copertina un’immagine del momento in cui gli alberi sono stati addobbati