No del TAR al ricorso di Nerviano per il nuovo campus, il sindaco: “Seguita ogni strada per la comunità”
Dopo la presa di posizione dell'ex sindaco Massimo Cozzi sulla bocciatura del ricorso per il nuovo campus, arriva la replica della prima cittadina
Anno nuovo, polemica vecchia. Il 2023 a Nerviano si apre all’insegna della querelle legata al progetto per la realizzazione di un nuovo campus scolastico tra via Roma, via Leonardo da Vinci e via Diaz: querelle per la verità mai davvero sopita che segna il dibattito politico cittadino già da mesi attraverso i dubbi sollevati dalle minoranze rispetto alle scelte di Piazza Manzoni. A rinfocolare il confronto, o meglio lo scontro, ha pensato nei giorni scorsi la sentenza del TAR per il Lazio che ha respinto il ricorso con il quale Piazza Manzoni aveva messo nero su bianco le perplessità dell’amministrazione rispetto alla “bocciatura” della candidatura del comune all’avviso pubblico per la realizzazione di nuovi edifici scolastici pubblici da finanziare nell’ambito del PNRR.
A scagliare la proverbiale prima pietra attraverso i social era stato nei giorni scorsi l’ex sindaco Massimo Cozzi, che aveva parlato di «chiaro ed evidente spreco di denaro pubblico» e aveva stigmatizzato i costi finora sostenuti dall’amministrazione per portare avanti un progetto che «resta sulla carta e senza finanziamenti», auspicando un ridimensionamento dell’opera prevista dalla giunta e un coinvolgimento delle opposizioni. E ora a stretto giro di posta arriva la replica della prima cittadina Daniela Colombo, che ricorda in primis le due strade seguite dall’amministrazione per provare ad ottenere il finanziamento del campus scolastico: la partecipazione dal bando PNRR, che non richiedeva un progetto di fattibilità tecnica ed economica, e il bando regionale “Spazio alla Scuola” per il quale quello che una volta si chiamava progetto preliminare invece serviva.
Nessuna delle due, però, era andata a buon fine: il bando promosso dal Pirellone aveva visto infatti Nerviano posizionarsi al 32° posto in graduatoria su 118 progetti ammessi senza ottenere i fondi sperati, mentre a sbarrare la strada delle risorse del PNRR era stata la mancanza del “nullaosta” della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, chiesto da Piazza Manzoni a dicembre 2021. «L’insediamento di questa amministrazione è avvenuto ad ottobre 2021 e nessuno di questi adempimenti era stato avviato dalla precedente amministrazione che oggi plaude all’esclusione dai fondi PNRR – sottolinea il sindaco -. Non era stata avviata neppure la verifica antisismica, obbligatoria anche nel caso si dovessero effettuare opere di ristrutturazione del plesso come il consigliere Cozzi chiede da sempre a gran voce. Questo la dice lunga sulla volontà che l’ex sindaco aveva di effettuare interventi strutturali sulle scuole. Entrambi i bandi di cui sopra avevano scadenza inizio 2022: va da sé che, stante il nulla cosmico lasciato da chi ci ha preceduto, era materialmente impossibile ottenere i nullaosta nei tempi ristrettissimi nei quali abbiamo operato. La sola strada percorribile era avviare l’iter per l’ottenimento della documentazione richiesta e darne evidenza».
«Ora, rispetto al ricorso, dopo aver superato ogni ostacolo temporale per accedere al bando, è stata percorsa ogni possibile via per ottenere il finanziamento PNRR anche alla luce delle valutazioni condivise con i legali – prosegue Daniela Colombo -: se c’era una possibilità di ottenere una riammissione al bando o un risarcimento è stata perseguita con tenacia nell’interesse della comunità. Rispetto ai 75 mila euro relativi ai costi del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ricordiamo che tale progetto è imprescindibile per il bando di Regione Lombardia. Tra l’altro, circa 25.000 euro della cifra complessiva sono relativi all’ottenimento della verifica antisismica, obbligatoria anche per una ristrutturazione».
E dopo aver messo i puntini sulle i rispetto al progetto per il nuovo campus, anche l’inquilina di Piazza Manzoni ha voluto togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa, come aveva fatto il suo predecessore rimarcando che ad oltre un anno dalle elezioni «è venuto il momento di fare di qualcosa di concreto e non dare sempre la colpa a chi c’era prima». «Se non fai i progetti non puoi partecipare ai bandi e certamente non puoi ambire a fondi sovracomunali; se non hai la verifica antisismica non fai neppure una ristrutturazione. Rispetto al bando di Regione Lombardia, il progetto campus del nostro comune è stato ammesso e non finanziato per il momento, poiché si attende lo scorrimento della graduatoria: essere ammessi e non finanziati, lo capirebbe chiunque, non significa essere esclusi ma significa che occorre attendere ulteriori fondi che periodicamente vengono stanziati dalla Regione come peraltro già avvenuto lo scorso mese di ottobre. Rispetto alle polemiche sollevate dall’ex sindaco Massimo Cozzi che nonostante tutta la documentazione fornita continua a non capire la differenza tra i procedimenti avviati e relativi iter, è chiaro che per chi in cinque anni non ha partecipato a nessun bando, non ha pianificato alcun progetto strutturale su nessun immobile comunale, non ha espresso alcuna visione di futuro per il nostro territorio, questa intraprendenza suoni surreale ma tant’è: la nostra visione di mandato è completamente differente e gli obiettivi che ci siamo dati, certamente ambiziosi come Nerviano merita, li vogliamo perseguire veramente e con ogni mezzo».
Parole, quelle della prima cittadina, bollate come «divertenti e paradossali» dal capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano Massimo Cozzi. «Il solito ritornello di chi per giustificarsi dà la colpa a chi c’era prima, all’insegna del “noi siamo i migliori e chi c’era prima era un incapace e non ha fatto nulla”, con la classica saccenteria ed arroganza sotto gli occhi di tutti ormai – è il commento dell’ex primo cittadino -. È passato ormai un anno abbondante dall’insediamento di questo sindaco, se è capace faccia invece di accusare sempre chi c’era prima. Nel caso specifico il dato di fatto è la sentenza negativa del TAR per il Lazio, con ben 16.000 euro di soldi dei nervianesi buttati via. Ora si aspetta che Regione Lombardia faccia scorrere la graduatoria fino ad arrivare alla 32° posizione di Nerviano: peccato che, almeno per i prossimi mesi, visto anche il rinnovo amministrativo di febbraio, questo è praticamente impossibile, ponendo di fatto il nostro comune in una posizione di esclusione».
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