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Il Legnanese alle elezioni regionali: ecco candidati ed eletti degli ultimi 20 anni

Quanti consiglieri sono arrivati in Regione dal Legnanese negli ultimi 20 anni? Per saperlo, abbiamo ripercorso le ultime quattro elezioni regionali

elezioni regionali

Meno di due mesi e anche il Legnanese, come tutta la Lombardia, tornerà alle urne per le elezioni regionali che chiameranno i cittadini a scegliere il prossimo governatore regionale in una corsa a tre tra il presidente uscente Attilio Fontana per il centrodestra, il suo ex braccio destro Letizia Moratti per il terzo polo e l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino per centrosinistra e Movimento 5 Stelle.

Ma quanti consiglieri ha insediato al Pirellone il Legnanese negli ultimi 20 anni? Per rispondere a questa domanda, abbiamo ripercorso la storia delle ultime elezioni regionali: quattro tornate che hanno portato a legislature “monocolore”, tutte guidate dal centrodestra con le presidenze di Roberto Formigoni, Roberto Maroni e Attilio Fontana.

XI LEGISLATURA (2018 – 2023)

Negli ultimi cinque anni il nostro territorio non è riuscito a portare nessuno dei candidati in corsa ad un seggio in consiglio regionale: gli aspiranti consiglieri regionali non sono mancati, ma nessuno è riuscito a portare effettivamente a casa il risultato. A Legnano la più votata tra i nomi espressi dalla zona è stata Piera Landoni, colonna del Partito Democratico di Cerro Maggiore, che ha ottenuto 214 preferenze, “tallonata” dall’allora assessore alla Polizia Locale in città Maira Cacucci nella fila di Fratelli d’Italia (210) e da Federica Simone (163), che l’anno dopo sarebbe entrata in consiglio comunale a Rescaldina con il centrodestra in quota Forza Italia.

Tripla cifra anche per Daniela Colombo (124), ex consigliera comunale di Legnano oggi assessore a San Vittore Olona che si era presentata per la lista Gori Presidente. Meno consensi invece per l’attuale assessore regionale alla casa e all’housing sociale Alan Rizzi, che allora sedeva in giunta nella città del Carroccio ma alle urne cittadine aveva ottenuto solo 89 preferenze, e per Barbara Delfini, storica esponente di Insieme per Legnano che si è presentata anche all’ultima tornata amministrativa, che ne aveva raccolte 62.

Si erano invece fermati sotto la soglia psicologica dei 50 voti di preferenza raccolti a Legnano gli altri candidati del territorio: Patrizia Alli (Civica Popolare per Gori), Vittoria Giannetti (Liberi e Uguali) e Roberto Colombo (Obiettivo Lombardia per la autonomie) di Legnano, Francesco Matera di Rescaldina (Liberi e Uguali), Alba Airaghi di Nerviano (Lega), Marina Lazzati di Cerro Maggiore (Fontana Presidente), Patrizia De Longis di Canegrate (Noi con l’Italia), Mattia Solbiati di San Giorgio su Legnano (Noi con l’Italia) e Cristina Pinna di Parabiago (Fratelli d’Italia).

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X LEGISLATURA (2013 – 2018)

Il territorio aveva avuto miglior fortuna alla tornata amministrativa precedente, quando nelle fila della civica Maroni Presidente era stata eletta con 266 voti – 117 dei quali ottenuti proprio a Legnano – quella Carolina Toia che nel 2020 avrebbe tentato anche la scalata alla poltrona più alta di Palazzo Malinverni perdendo al ballottaggio con Lorenzo Radice.

Toia, però, anche in questo caso non era stata l’unica esponente del Legnanese a candidarsi alle elezioni regionali. Anzi, nella città del Carroccio nella “classifica” dei più votati era stata superata da Marinella Saitta, già candidata con il Movimento 5 Stelle alle amministrative del 2012 e poi diventata consigliera comunale proprio con i pentastellati (14o voti). A Legnano in tripla cifra era andata anche Rita Saredi (1o4 voti) per il Popolo della Libertà, storica esponente del mondo della politica, del sociale e del Palio scomparsa nel 2015. Già allora aveva tentato, senza successo, l’approdo in consiglio regionale Maira Cacucci, allora assessore a Rescaldina con il centrodestra in quota Fratelli d’Italia (61 voti a Legnano). Come lei, non ce l’aveva fatta nemmeno Nicoletta Bigatti (32 voti a Legnano) con Etico a Sinistra, che a Legnano, dove faceva parte del circolo di Rifondazione Comunista, nel 2007 si era candidata a sindaco diventando invece consigliere comunale.

Non avevano infine centrato la doppia cifra Cesare Sala di Parabiago (Fratelli d’Italia, Ambrogio Casati di Rescaldina (Lega), Sabrina Lunardi di Busto Garolfo (Lega), il medico dell’ASST Ovest Milanese Legnano Sergio Finazzi (Maroni Presidente), Matilde Accurso Liotta (Sinistra Ecologia Libertà) che nel 2012 si era candidata alle amministrative di Legnano, l’ex vicesindaco di Nerviano Roberto Pisoni (Centro popolare) e Alba Airaghi di Nerviano (Lega).

IX LEGISLATURA (2010 – 2013)

Il Legnanese era rimasto a secco di consiglieri regionali anche alle elezioni regionali del 2010, quando comunque qualche nome del territorio – seppure in numero minore rispetto agli anni successivi – era spuntato tra le liste. Allora ad andare in tripla cifra nella città del Carroccio erano stati, con poche eccezioni, quasi tutti i candidati poi effettivamente eletti al Pirellone: Davide Boni (Lega), Mario Sala (Popolo della Libertà), Domenico Zambetti (Popolo della Libertà), Alessandro Colucci, Romano La Russa, Stefano Maullu, Fabrizio Cecchetti, Fabio Pizzul, Vincenzo Aiello, Sante Zuffada, Arianna Cavicchioli, Massimo Buscemi, Stefano Zamponi e Maria Pia Oriani.

VIII LEGISLATURA (2005 – 2010)

Nulla di fatto anche nel 2005 per i (pochissimi) candidati che dal Legnanese hanno tentato la scalata ad un seggio al Pirellone. Anche allora, comunque, in linea con il risultato regionale, Legnano aveva premiato Formigoni con il 53,45% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Riccardo Sarfatti si era fermato al 43,43%.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2022
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