Meno di due mesi e anche il Legnanese, come tutta la Lombardia, tornerà alle urne per le elezioni regionali che chiameranno i cittadini a scegliere il prossimo governatore regionale in una corsa a tre tra il presidente uscente Attilio Fontana per il centrodestra, il suo ex braccio destro Letizia Moratti per il terzo polo e l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino per centrosinistra e Movimento 5 Stelle. Tra i candidati, nelle fila del Patto civico per Majorino presidente, ci sarà anche il vicesindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin.

Cecchin, 61 anni, ha concluso nei mesi scorsi la sua esperienza da sindaco a San Giorgio dopo dieci anni con la fascia tricolore: un doppio mandato durante il quale ha ricoperto anche per tre anni la carica di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese. Da giugno, dopo l’ultima tornata amministrativa, fa invece da braccio destro al suo successore Claudio Ruggeri nel ruolo di vicesindaco con deleghe ad urbanistica ed edilizia privata, opere pubbliche e patrimonio comunale, viabilità e sport. E ora tenterà il “salto” in consiglio regionale, scelta condivisa in primis con la civica Vivere San Giorgio che dal 2012 governa a San Giorgio nell’ottica di una candidatura che sia «un’opportunità anche per l’intero territorio»

«Sono sempre stato una persona curiosa, a cui piace affrontare nuove sfide – spiega Cecchin -. Così ho affrontato la candidatura in comune, che è stata fatta con tanto cuore, e così ho deciso di fare oggi mettendo a disposizione quello che ho imparato in dieci anni di amministrazione. Regione Lombardia ha un ruolo importantissimo nella vita del cittadino e da parte mia c’è la voglia di mettermi in gioco: come sempre ci saranno anche problemi e questioni difficili da affrontare, ma c’è la volontà di farlo per migliorare la situazione anche se certamente determinati risultati potranno essere ottenuti solamente con il tempo».

Si riparte da problemi che riguardano tanto il Legnanese quanto il resto della Regione. «Andranno affrontate problematiche che in realtà sono comuni a tutto il territorio regionale – aggiunge l’ex primo cittadino -. Se penso alla nostra zona, ritengo che una questione particolarmente sentita possa essere, ad esempio, quella dei trasporti, il cui sistema è attualmente molto incentrato sulla città di Milano con una serie di difficoltà per i pendolari e gli studenti. Gli interventi strutturali ai quali verrà dato corso nei prossimi anni dovrebbero migliorare la situazione, ma il nostro territorio è molto mobile e quindi questa questione andrà affrontata una volta per tutte anche se non potrà essere risolta dall’oggi al domani. Anche le problematiche della sanità sono evidenti».

La scelta del vicesindaco di San Giorgio, come era sempre stato per le elezioni comunali, anche per le regionali è caduta su un simbolo civico: stavolta, però, si parla di una coalizione composta anche da partiti. «Sono contento di lavorare con un gruppo di persone che provengono dall’esperienza civica perché ritengo che soprattutto in certi frangenti sia veramente un valore aggiunto – conclude Cecchin -: si possono avere idee diverse, ma nel civico c’è apertura all’ascolto e ci si confronta sempre, cosa che può essere più difficile da fare all’interno di un partito dove spesso la linea è per così dire pre-costituita, molte volte anche a livello nazionale. Per costruire un percorso all’interno di una coalizione che comprende anche partiti penso che saranno le persone a fare la differenza, soprattutto per quanto riguarda la capacità di mediazione e di trovare compromessi smussando gli estremismi. Sono certo che insieme si potranno fare delle buone cose».