La “Festa del Ciclismo lombardo” premia l’U.S. Sangiorgese per i suoi primi 100 anni in sella
L'U.S. Sangiorgese è stata premiata dalla Federazione durante la "Festa del Ciclismo lombardo" per aver tagliato il traguardo del primo secolo di vita
Cento anni e non sentirli. Porta la firma del Comitato Regionale della Lombardia della Federazione Ciclistica Italiana l’ennesimo riconoscimento ricevuto dalla sezione ciclismo dell’U.S. Sangiorgese per quello che l’assessore allo sport di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin ha giustamente definito «un compleanno che poche società sportive possono avere il piacere e onore di festeggiare»: sabato 17 dicembre, infatti, la società è stata premiata all’auditorium “Giorgio Gaber” di Milano durante la “Festa del Ciclismo lombardo” proprio per aver tagliato il traguardo del primo secolo di vita.
Era il 1922 quando l’Unione Sportiva Sangiorgese dell’allora presidente Antonio Fusé entrò ufficialmente a far parte del panorama sportivo dell’Alto Milanese, con tanto di riconoscimento ufficiale da parte della Federazione, regolare statuto, cerimonia in piazza e due anni dopo anche il primo gagliardetto. I blu-arancio sono “nati” proprio, per così dire, in bicicletta con la sezione ciclismo premiata al Pirellone, e negli anni hanno accolto quasi tutte le discipline sportive, dal calcio al basket, dalla pallavolo all’atletica, passando anche per lo sci e l’escursionismo.
Alcune discipline sono rimaste e altre no, ma intanto di traguardi la società ne ha tagliati e non pochi: basti pensare che nel 1956, l’anno in cui la società ha dato alla luce il suo “figlio” più famoso, ovvero il Campaccio, i soci erano già 800 e gli atleti 300. Lungo la via i successi per atleti e squadra non sono mancati, così come non sono mancati i riconoscimenti: nel 1976 il CONI ha assegnato alla società la Stella di bronzo al merito sportivo, seguita nel 1983 dalla Stella d’argento e nel 1988 dalla Stella d’oro, che ha paracadutato la Sangiorgese di diritto tra le migliori società a livello nazionale.
Qualche momento duro certamente c’è stato, come l’addio al presidentissimo Angelo Alberti nel 1992, ma ancora oggi la voglia di mettersi in gioco in via Roma è quella di cento anni fa. E infatti i blu-arancio sono già pronti a ripartire dal premio ritirato in mattinata da Mario Sacchi a Palazzo Pirelli su quello stesso palco dove ha sfilato il gotha del ciclismo lombardo per la festa di fine stagione.
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