“Cammina Foreste urbane”, in sessanta a passeggio per il Parco Alto Milanese
Riuscito l'appuntamento autunnale pensato per scoprire le aree boschive cittadine realizzato da Legambiente Busto verde in collaborazione con il Consorzio.
Una sessantina i partecipanti a “Cammina Foreste urbane”. L’appuntamento autunnale per scoprire le aree boschive cittadine ha fatto tappa anche quest’anno al Parco Alto Milanese. Evento, tenutosi domenica 28 novembre, realizzato da Legambiente Busto verde in collaborazione con il Consorzio.
«Quest’anno l’idea è stata di portare i camminatori, circa una sessantina attraverso i sentieri dei boschi di nuovo impianto risalenti a oltre dieci anni fa e che costituiscono un paesaggio caratterizzato con alberi tipici della pianura padana – ha spiegato il presidente del Pam Davide Turri -.La camminata nel foliage del PAM è durata 4 km ed è stata intervallata dai racconti sulle caratteristiche degli alberi, grazie all’esperto naturalista nonché volontario della Protezione Civile Pietro Leotta, a Stefania Scatigna Nordic Walker dell’associazione WalkinGo e lettrice appassionata ed a Franco Prandoni pellegrino sui sentieri della Via Francisca del Lucomagno che attraversa in una sua tappa anche il PAM». Valorizzare tutto il parco, non solo i sentieri più frequentati ma l’intero territorio è uno degli obbiettivi del Pam. «Iniziative come Cammina foreste, sono importanti – sottolinea il presidente Turri – così come è importante continuare a mantenere alta l’attenzione rispetto alla pulizia, sicurezza e decoro del parco».
Paola Gandini, presidente di Legambiente Busto verde ha sottolineato come «Camminaforeste ha lo scopo, oltre alla camminata stessa, di sensibilizzare le Amministrazioni rispetto all’importanza delle aree verdi urbane per la nostra salute e benessere, rispetto anche ad investimenti che possono essere fatti dai Comuni per puntare ad ampliarle tali polmoni verdi».
Al rientro in Cascinettai partecipanti hanno potuto visitare la mostra di cortecce e tronchi dal titolo “Un albero per amico” realizzata dalle GEV- guardie ecologiche volontarie che ne hanno consentito l’esposizione ancora visibile in sede. «Le Gev purtroppo oggi non sono più operative nel PAM – spiegano dal Consorzio – l’auspicio è che si riesca a riattivare la loro presenza all’interno del parco per il valore aggiunto in termini di educazione ambientale e presidio del territorio».
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