Rescaldina dà il via alla co-progettazione per disegnare il futuro della corte della Torre Amigazzi
Il comune intende incontrare associazioni, commercianti e cittadini per raccogliere proposte per la riqualificazione della corte della Torre Amigazzi
Al via a Rescaldina la progettazione partecipata per la riqualificazione dell’area al centro del paese dove “svetta” la Torre Amigazzi, che Piazza Chiesa punta a far rinascere grazie al finanziamento da cinque milioni di euro ottenuto, insieme a Legnano e Parabiago, attraverso il Programma innovativo della qualità dell’abitare finanziato con 2,8 miliardi di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il comune ai nastri di partenza del bando aveva scelto di puntare sulla Corte della Torre Amigazzi, edificio storico – tanto che per alcune parti compare già nel catasto Teresiano e nel Cessato Catasto – da tempo abbandonato e ad oggi in condizioni di forte degrado, e sul parcheggio pubblico dove la torre si affaccia, quello che il giovedì mattina fa da cornice al mercato cittadino. La torre, che con i suoi venti e più metri è riconosciuta dal PGT come elemento di interesse, e più in generale tutto il complesso per il paese rappresentano un vero e proprio “luogo del cuore”, un simbolo delle origini contadine e una memoria storica delle corti lombarde di una volta. Si parla in tutto di circa 5.500 metri quadri: 4mila circa riguardano la piazza, contando anche la rete ciclabile già esistente, mille la parte coperta dell’edificio e 500 la corte interna.
Co-housing, co-working e portierato sociale: così rinasce la Torre Amigazzi a Rescaldina
In soldoni l’idea con cui Rescaldina ha ottenuto il finanziamento è quella di mantenere la Torre Amigazzi procedendo però al restauro strutturale dell’intera corte per fare spazio a co-housing, co-working, portierato di quartiere e ad una sala polivalenteche possa fungere da centro civico. Ora, però, è arrivato il momento di mettere il progetto nero su bianco e l’amministrazione ha deciso di avviare «un percorso partecipativo di consultazione per far emergere idee, bisogni e suggestioni, con l’intenzione di raccogliere le proposte delle associazioni, dei commercianti e dei cittadini, affinché tutti possano dare il proprio contributo alla redazione del progetto finale e renderlo quanto più condiviso». Per farlo nei giorni scorsi è già stato organizzato un incontro con le consulte delle associazioni, aperto anche ai giovani intenzionati a portare il loro punto di vista, mentre lunedì 28 novembre toccherà alla Consulta Commercio. A breve, inoltre, verrà definita anche la data dell’incontro aperto a tutta la cittadinanza.
La riqualificazione del complesso che ruota attorno alla Torre Amigazzi nell’ultimo anno e mezzo è ripetutamente finita al centro delle polemiche. Parte dell’area interessata dall’intervento, infatti, non è di proprietà del comune ma di un operatore privato che in base ad una convenzione stipulata nel 2008 si era impegnato alla riqualificazione della struttura con cessione di parte del complesso al comune a fronte della realizzazione di un intervento immobiliare residenziale in via Nassirya. L’ambito attuativo che ricomprende la corte è attualmente oggetto di rinegoziazione con la proprietà, che peraltro ha già sottoscritto con Piazza Chiesa una scrittura privata in cui si impegna a mettere l’area a disposizione del comune per i 25 anni consecutivi richiesti dal Programma innovativo per la qualità dell’abitare, ma la scelta di investire i 5 milioni di euro su un’area in parte privata non è comunque piaciuta al centrodestra. Che più volte, dentro e fuori dal consiglio comunale, ha dato voce alla propria contrarietà.
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