La crisi energetica accentuata dalla guerra in Ucraina ha spinto alle stelle il prezzo di gas ed elettricità, che ora fa il paio con l’inflazione galoppante, e gli aumenti si fanno sentire non solo per le famiglie e le imprese ma anche per le amministrazioni comunali. Tanto che anche nel Legnanese già più di un comune ha scelto di rinunciare alle tradizionali luminarie di Natale in nome del risparmio energetico. Lo ha fatto anche il comune di Cerro Maggiore, che quest’anno ha optato invece per proiezioni luminose nel centro storico del capoluogo; le luci saranno posizionate solamente nella frazione, grazie al contributo del centro culturale Il Campanile e del Centro Anziani, ma in numero ridotto e con accensione temporizzata.

«Un anno molto complicato, segnato dalla crisi e dall’inflazione galoppante, con i prezzi delle utenze alle stelle – sottolinea l’assessore alla cultura Sara Mutti -. In questo scenario abbiamo dovuto fare delle scelte in merito alle prossime festività natalizie ed eventi conseguenti. Sarà un Natale all’insegna della moderazione, senza sfarzi, ma non abbiamo voluto negare ai più piccoli e a tutta la collettività lo spirito natalizio».

«Solitamente il comune ed i commercianti si suddividevano i compiti: a noi la programmazione di eventi e avvenimenti lungo le vie del centro e i commercianti hanno sempre finanziato le luminarie – aggiunge l’assessore al tempo libero Daniel Dibisceglie -. Con l’arrivo del Covid la situazione si è aggravata ed il comune ha deciso di finanziare in parte il costo delle luminarie, chiedendo al tempo stesso di utilizzare materiale tecnologicamente avanzato a basso consumo. Purtroppo quest’anno alla situazione economica si è aggiunta lo scioglimento dell’associazione CerroShopping ed i commercianti rimasti erano troppo pochi per sobbarcarsi l’intero costo delle luminarie. Per questi motivi lungo le vie del centro di Cerro non ci saranno le classiche luminarie, sostituite da nuove proiezioni luminose appaltate dal comune ad abbellire i principali edifici del centro storico. Diversamente a Cantalupo l’associazione culturale Il Campanile, insieme al Centro anziani, ha voluto proseguire con la tradizione, riducendo il numero delle luminarie e la durata della loro accensione, per dare il giusto segnale rispetto alla difficile situazione internazionale».

Accanto alle luminarie, Cerro Maggiore sta lavorando ad un calendario di eventi per le famiglie e soprattutto per i più giovani. «Sarà un Natale complicato – concludono i due assessori -, ma vogliamo viverlo con la serenità ed il giusto clima di festa».