UniAmo Dairago denuncia i problemi delle scuole: “Non c’è un ordine che non viene penalizzato”
La civica di minoranza ha presentato durante l'ultimo consiglio comunale un'interrogazione sui ritardi nell'approvazione del piano di diritto allo studio
«L’amministrazione comunale e l’assessore all’istruzione Cozzi staranno lavorando bene?». Se lo chiede la civica di minoranza UniAmo Dairago, che da settimane sui social mette nel mirino i problemi degli istituti scolastici cittadini, dalla mancata approvazione della convenzione con la scuola materna alla mancata partecipazione al bando regionale nidi gratis, passando per la mancata approvazione del piano di diritto allo studio. Criticità alle quali il gruppo consiliare affianca anche le «difficoltà riscontrare da molti genitori per il centro estivo» e l’«importante ritardo nell’approvare i criteri e le quote di contribuzione alle famiglie per l’abbattimento delle rette di frequenza della scuola dell’infanzia per le famiglie con ISEE sotto i 18mila euro».
«Dairago secondo l’amministrazione dovrebbe essere la città dei bambini, ci si aspetterebbe quindi un’attenzione particolare verso il mondo dei ragazzi – sottolinea la capogruppo Milvia Borin -. Dallo scorso anno, inoltre, per la prima volta l’amministrazione ha finalmente insediato un assessore all’istruzione: ci sembrava l’opportunità per avere davvero un occhio di riguardo, dopo che negli ultimi anni si era lavorato semore di rincorsa. Si è deciso però di non partecipare al bando regionale “Nidi gratis” come invece hanno fatto tutti i comuni del circondario. Inoltre non è ancora stata approvata la convenzione con la scuola materna paritaria, documento che disciplina anche il contributo che il comune eroga per l’abbattimento delle rette, con il risultato che i genitori potrebbero ritrovarsi con delle sorprese rispetto alla quota da pagare. Arrivati a fine novembre, poi, non è ancora stato approvato il piano di diritto allo studio, che Villa Cortese (comune che condivide con Dairago l’istituto comprensivo, ndr) ha invece approvato a metà settembre erogando già ad inizio ottobre la prima rata di contributi: parliamo di un documento programmatico che riassume tutto quello che riguarda la scuola, che l’amministrazione nemmeno porta in commissione ma approva in giunta, con chiusura e mancanza di trasparenza».
Per quanto riguarda la scuola materna, peraltro, anche sui social in questi giorni sta circolando un volantino che stigmatizza la mancata sottoscrizione della convenzione e quindi la mancata definizione del contributo, che espone le famiglie al rischio di un aumento delle rette. Dal volantino, peraltro, è possibile risalire ad un documento che riassume le tappe dell’iter per il rinnovo della convenzione e fornisce una panoramica delle criticità fin qui incontrate dalla scuola. E di scuola si è parlato anche durante l’ultimo consiglio comunale proprio grazie ad un’interrogazione presentata da UniAmo Dairago, che ha chiesto conto a sindaco e assessore alla partita dei ritardi nell’approvazione del piano di diritto allo studio.
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