Materiali abbandonati su una strada vicinale, Uniti per San Giorgio: “Dall’amministrazione mancanza di trasparenza”
Lo scarico di materiale inerte su una strada vicinale di San Giorgio e sui vicini terreni fa discutere il consiglio comunale di San Giorgio su Legnano
Lo scarico di materiale inerte su una strada vicinale trasversale a via del Campaccio a San Giorgio su Legnano e sui vicini terreni fa discutere il consiglio comunale di San Giorgio su Legnano, chiamato ad occuparsi della vicenda durante l’ultima seduta consiliare a seguito di un’interrogazione presentata dal capogruppo della civica di centrodestra Uniti per San Giorgio Adriano Solbiati.
La vicenda risale alla fine di settembre dello scorso anno, quando alcuni cittadini hanno presentato denuncia contro ignoti al comandante della Polizia Locale, al responsabile dell’Ufficio Tecnico e al sindaco per lo scarico di materiale inerte su un terreno di loro proprietà. Da lì la convocazione dei proprietari prima in comune e poi sul luogo “incriminato”. «Nonostante la gravità dei fatti denunciati – ha sottolineato Solbiati nell’interrogazione -, il comune non ha fornito alcuna risposta ai proprietari dei terreni danneggiati. Per questo motivo in data 15 marzo la consigliera comunale Roberta Mezzenzana ha presentato un’interrogazione avente ad oggetto “Deposito di materiale inerte su strada vicinale trasversale a via del Campaccio” esposta e discussa in aula consiliare in data 28 aprile».
Interrogazione a cui l’allora primo cittadino Walter Cecchin aveva risposto dichiarando che «nessuna autorizzazione era stata concessa e non esisteva nessun progetto di ampliamento e rialzo della strada vicinale», come riporta l’interrogazione. Dalla risposta, inoltre, era emerso che «gli uffici comunali non erano a conoscenza del nominativo del responsabile dello scarico dei materiali inerti» e che «l’utilizzo del nastro, in dotazione alla Polizia Locale, sarebbe stato utilizzato da ignoti perché “lasciato in giro dalla manifestazione sportiva Campaccio”».
Risposte nelle quali Uniti per San Giorgio ha ravvisato «significative discrepanze» rispetto ai «fatti che si sono susseguiti a seguito della denuncia», al punto da presentare una nuova richiesta di chiarimento al primo cittadino Claudio Ruggeri per una definizione «chiara e univoca del susseguirsi dei fatti per rispetto della ex consigliera Mezzenzana presentatrice dell’interrogazione, di tutta la cittadinanza e dei privati cittadini che denunciando l’accaduto hanno diritto a una risposta».
«Le persone interessate si sono più volte rivolte direttamente agli Uffici comunali per avere delucidazioni in merito, anche se non in forma scritta – ha chiarito in consiglio comunale il sindaco Ruggeri citando le risposte già inviate al consigliere Solbiati dagli uffici comunali -. La questione è stata inoltre oggetto di un dibattito in consiglio comunale a seguito di presentazione di apposita interrogazione. Si ritiene quindi che le questioni siano da dirimere nelle opportune sedi “private” secondo quanto disposto dal codice civile».
«Colgo l’occasione per ribadire quanto già risposto alla precedente interrogazione presentata dalla consigliera Roberta Mezzenzana durante il consiglio comunale del 28 aprile – ha aggiunto il primo cittadino, che a valle del consiglio ha anche sottolineato come «le dispute tra soggetti privati non debbano essere portate in consiglio comunale, ancor meno se il consigliere interrogante di una delle parti è parente stretto» -: nessuna richiesta e nessun progetto è mai pervenuto all’amministrazione comunale per svolgere questo tipo di attività».
Le risposte dell’amministrazione, però, anche in questo caso non hanno convinto l’opposizione, che ha parlato di «mancanza di trasparenza» e di «discrepanze» tra le risposte fornite ad aprile e quelle arrivate durante l’ultima seduta consiliare.
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