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Dirigente di una società sportiva e consigliere delegato ad un progetto per lo sport, dalle opposizioni esposto al Prefetto

Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano hanno presentato un esposto alla Prefettura per il possibile conflitto di interessi del consigliere

esposto conflitto interessi nerviano

La delega assegnata al consigliere comunale di Nerviano Francesco Pompa per il progetto “Il valore educativo dello sport” finisce sulla scrivania del Prefetto. L’incarico aveva già “spaccato” il parlamentino cittadino durante una delle ultime sedute, anche a fronte del recente ampliamento del perimetro della delega: allora Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano avevano chiamato in causa il segretario comunale per una prima risposta, preannunciando l’intenzione rivolgersi anche formalmente a Matteo Bottari per un parere sul possibile conflitto di interessi tra l’incarico e il ruolo di «dirigente responsabile e membro del direttivo della USD Nervianese 1919 – Sezione Pallacanestro» ricoperto da Pompa. E ora, parere alla mano, la coalizione di opposizione ha presentato un esposto alla Prefettura.

Nel documento, infatti, il segretario comunale ha sottolineato che «la posizione del consigliere comunale Pompa Francesco possa incorrere nel rischio di “conflitto di interessi” tutte le volte che l’argomento trattato comporti decisioni che coinvolgano l’esame dell’interesse pubblico (primario) in contemperamento con altri tipi di interessi (secondari), a causa del sovrapporsi delle due cariche in capo al medesimo soggetto: quella di “controllore” e “decisore” (nella sua qualità di consigliere comunale), e quella di “controllato” e “beneficiario” di contributi pubblici (nella sua qualità di dirigente di un’associazione sportiva)».

Secondo quanto spiegato da Matteo Bottari, «le due cariche ricoperte non sono “a priori” incompatibili ma, nel momento in cui capita che occorra prendere una decisione (ad esempio votare un provvedimento amministrativo o una delibera) in cui siano coinvolti sia gli interessi pubblici rappresentati dal consigliere comunale sia gli interessi di parte rappresentati dalla carica di dirigente dell’associazione (ad esempio approvando un progetto di cui è beneficiaria l’associazione sportiva), e in tutti quei casi in cui si trattino anche indirettamente gli interessi dell’associazione stessa, occorre astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione e far presente la propria condizione di conflitto».

esposto conflitto interessi nerviano

Da lì, previa consultazione di un legale, la scelta di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano di segnalare al prefetto con un esposto che a settembre il consigliere Pompa ha preso alla discussione e votazione della delibera con cui è stato approvato il piano di diritto allo studio, nel cui ambito era inserito anche «il progetto “Il valore educativo dello sport” e l’erogazione di contributi economici in favore della USD Nervianese 1919 – Sezione Pallacanestro».

«Non è una questione personale né di contrarietà al progetto, che ci piace e riteniamo fondamentale dopo due anni che i ragazzi sono stati rinchiusi in casa per il Covid – sottolineano i consiglieri di opposizione David Guainazzi, Alba Airaghi e Massimo Cozzi -. Non ci crea problemi che sia il consigliere Francesco Pompa a seguirlo, ma deontologicamente ci sembra poco opportuno che i fondi che arrivano da questo progetto vengano assegnati anche ad un’associazione di cui lui è dirigente. Non abbiamo nulla nemmeno contro l’associazione né contro i fondi che le vengono assegnati, ma per noi è palese che ci sia un conflitto di interessi e riteniamo che debba scegliere da che parte stare. È una questione di principio: quando durante la nostra amministrazione l’assessore Alfredo Re Sartò ha assunto la delega allo Sport si è immediatamente dimesso dal direttivo della società sportiva di cui faceva parte».

La scelta di rivolgersi alla Prefettura, peraltro, per i gruppi consiliari è stata un passo “obbligato” dopo che le segnalazioni in consiglio comunale sono cadute nel vuoto. «L’esposto è nato perché ultimamente ogni volta che sottoponiamo una questione al consiglio comunale veniamo liquidati e ci sentiamo dire che le nostre interrogazioni e interpellanze sono banali – aggiungono i tre autori dell’esposto -. Sulla questione del progetto “Il valore educativo dello sport” ci era stato risposto che si trattava di coincidenza e non di conflitto di interessi, ma non stiamo parlando di un’azienda privata: un’istituzione lavora in modo completamente differente. Come consiglieri di opposizioni siamo chiamati a vigilare sull’operato dell’amministrazione: agiamo nell’interesse della comunità e ci è sembrato giusto porre l’attenzione sulla questione e interpellare il prefetto per fare luce sulla situazione».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2022
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