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A Nerviano un muro di bambole per dire “no” alla violenza contro le donne

Il muro di bambole contro la violenza sulle donne rimarrà per un anno all'ingresso della biblioteca per poi "traslocare" verosimilmente alla ex Meccanica

25 Novembre, Angera dice "No" alla violenza sulle donne

Un muro di bambole per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa arriva da Nerviano, che per dire “no” alla violenza di genere quest’anno ha scelto un’installazione permanente che per i prossimi 12 mesi rimarrà collocata all’ingresso della biblioteca – per poi “traslocare” probabilmente alla ex Meccanica – per far riflettere su quella che è ormai una vera e propria piaga sociale 365 giorni all’anno e non per una sola giornata.

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che sarà celebrata venerdì 25 novembre, affonda le sue radici nell’autunno di 62 anni fa, quando il 25 novembre 1960 le sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal furono bastonate e poi gettate in un burrone dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo a Santo Domingo dopo essere state fermate mentre andavano a far visita ai mariti in carcere. La violenza fu spacciata per un incidente, ma le giustificazioni accampate non ingannarono l’opinione pubblica dal momento che le tre donne erano note attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, già finito nel mirino del governo. In loro memoria il 25 novembre 1981, durante il primo “Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche”, la data fu riconosciuta come giornata simbolo contro la violenza sulle donne, poi istituzionalizzata dall’ONU nel 1999, dopo che nel 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva già approvato la “Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne” ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane.

Il “no” di Nerviano alla violenza inizierà a prendere forma già da sabato 19 novembre, data a partire dalla quale chi vorrà far parte dell’iniziativa potrà lasciare in biblioteca la propria bambola: un modo per consentire a chi non potrà essere presente il giorno dell’inaugurazione di partecipare con il dono della bambola. Poi sabato 26 ci sarà il taglio del nastro vero e proprio con un momento durante il quale verranno fisicamente appese le bambole, intramezzi musicali a cura della compagnia teatrale I Poeticanti e la lettura dei nomi delle donne vittime di femminicidio, che saranno riportati anche su un pannello parte dell’installazione.

«L’idea è nata dalla condivisione con la consigliera delegata al progetto “Pari opportunità” Arianna Codari – spiega l’assessore alla partita Carolina Re Depaolini -. Lo scorso anno al momento della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne eravamo appena stati eletti e le iniziative erano state organizzate principalmente dalla precedente amministrazione. Quest’anno, quindi, pensando ai muri delle bambole che, con diversi nomi, ci sono in tutta Italia, abbiamo pensato di proporlo anche a Nerviano per sperimentare linguaggi diversi che possano portare le persone a riflettere sul tema: a volte un gesto è più efficace di mille parole e con gesti semplici proveremo ad uscire un po’ dai canoni. In sé e per sé sappiamo che questa iniziativa non farà la differenza, ma si inserisce in una serie di progettualità che stiamo promuovendo, non ultimo l’educazione sentimentale nelle scuole: stiamo cercando di lavorare anche sulla prevenzione, e questo si può fare la differenza».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Novembre 2022
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