Nuova organizzazione per gli uffici comunali di Nerviano, con il settore Servizi sociali che ha “traslocato” dalla vecchia sede del comune di via Vittorio Veneto all’ex monastero degli Olivetani in piazza Manzoni, attuale sede del municipio. I lavori per lo spostamento hanno comportato anche lo spostamento di altri uffici: tutte operazioni che hanno richiesto la presenza del personale coinvolto, con la conseguenza che non è stato possibile effettuarle durante i momenti di chiusura dell’ente.

Nel corso della prima fase della riorganizzazione, iniziata il 19 ottobre, sono stati spostati gli uffici Gesem al piano terra del municipio, i nuovi uffici dei Servizi sociali si sono insediati al primo piano, l’ufficio Pubblica istruzione/Sport si è trasferito al primo piano e l’ufficio URP/Associazioni ha invece fatto le valigie in direzione piano terra. La seconda fase, tuttora in corso, prevede invece lo spostamento al piano terra dell’ufficio Protocollo e dell’ufficio Messi.

«I settori interessati dal trasloco o dallo spostamento interno sono stati oggetto di chiusure al pubblico e di interruzione delle attività, ma si è cercato di limitare al massimo i disagi per la cittadinanza – spiegano la prima cittadina Daniela Colombo e l’amministrazione comunale, ringraziando «i dipendenti per la collaborazione, i cittadini per la pazienza e soprattutto, il presidente del consiglio Lorenzo Lattuada che ha coordinato tutti i lavori con encomiabile dedizione ed estrema professionalità e senza il quale tutta l’opera sarebbe stata infinitamente più difficoltosa per tutti»-. Tutti gli spostamenti mirano a razionalizzare l’utilizzo degli spazi del palazzo comunale, a favorire la collaborazione tra gli uffici, ora raggruppati in un’unica sede, a migliorare la fruibilità del palazzo da parte dell’utenza cittadina e anche a ottenere risparmi energetici».

L’edificio di via Vittorio Veneto dove finora si trovava il settore Servizi sociali, come era già stato annunciato nei giorni scorsi, verrà invece destinato alla medicina di gruppo. Anche Nerviano, infatti, deve fare i conti con l'”emorragia” di medici di famiglia che sta colpendo tutto il Legnanese e più in generale tutto il Paese, e per questo già da fine 2021 il comune si era mosso prima con una lettera inviata, insieme ad altre amministrazioni del territorio, al Ministero della Salute, alla Regione e a tutti gli enti coinvolti per evidenziare la situazione, e poi aprendo un canale di dialogo con i medici del paese per sondarne le intenzioni e raccogliere suggerimenti. Scegliendo poi, pur avendo sostanzialmente le mani legate, di provare a giocare la carta della medicina di gruppo per rendere il paese attrattivo per i giovani medici.