Nerviano ha ricordato Paolo Caccia Dominioni a 30 anni dalla morte
A Nerviano fine settimana di commemorazioni del 30° anniversario dalla morte del militare, partigiano, ingegnere e scrittore Paolo Caccia Dominioni
Fine settimana dedicato alla celebrazione del 30° anniversario della scomparsa di Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, militare, partigiano, ingegnere e scrittore originario di Nerviano. Dopo il “prequel” a Pontremoli, in occasione della due giorni di eventi per la firma della lettera di intenti che porterà al gemellaggio tra il comune del Legnanese e quello toscano, nel weekend il paese ha ricordato uno dei suoi figli più celebri, che 20 anni fa fu anche insignito della Medaglia d’oro al Valore dell’Esercito dalla Presidenza della Repubblica e 80 anni fa fu protagonista della battaglia di El Alamein, per il quale 60 anni fa pubblicò anche il libro “Alamein 1933-1962”.
Le celebrazioni hanno preso il via sabato 22 ottobre nel segno dei paracadutisti, «corpo che celebra la propria festa nella data in cui si svolse la decisiva Battaglia di El Alamein, in cui l’Esercito Italiano subì una sconfitta decisiva per le sorti del secondo conflitto mondiale e dalla quale la Brigata Folgore uscì decimata, ma coprendosi di onore e ricevendo l’ammirazione dei vincitori – come spiega l’assessore alla cultura delle tradizioni Sergio Parini -. A fianco dei parà, nel deserto di Alamein si sacrificarono migliaia di giovani italiani: accanto ai carristi dell’Ariete e della Littorio, i fanti delle Divisioni Brescia, Trento, Bologna, Pavia, si distinse il XXXI Battaglione Guastatori, al comando di Paolo Caccia Dominioni, al quale ancora oggi i paracadutisti della Folgore si rapportano come se fosse appartenuto al loro corpo».
Primo appuntamento in calendario è stato il concerto nel chiostro dell’ex Monastero degli Olivetani della Banda Musicale Congedati Folgore, che per la prima volta si è esibita nella zona. Poi domenica 23 – sempre con l’accompagnamento delle note della Banda Musicale Congedati Folgore – la commemorazione vera e propria alla presenza della baronessa Anna Caccia Dominioni e del generale Salvatore Camporeale, comandante del Comando delle Forze Operative Nord, con un omaggio al monumento ai Bersaglieri, gli onori ai Caduti e i discorsi istituzionali al monumento di Piazza della Vittoria e l’arrivo del corteo alla cappella della famiglia Caccia Dominioni al cimitero di Nerviano.
«Per i suoi genieri era il mito, la leggenda, l’eroe – ha ricordato il sindaco Daniela Colombo durante il suo discorso -. Quello che “apre la strada” e che è vicino a chi “va avanti” e credo non sia un caso che abbia portato il cappello alpino. Ha combattuto in quasi tutte le guerre italiane del Novecento e ricevuto, tra le molteplici decorazioni, la Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 10° anniversario della sua morte. Questi riconoscimenti sono il segno tangibile dell’eroico entusiasmo e della sua incrollabile fede verso la patria e nel solco di questi sentimenti, non va certo dimenticato il prezioso contributo che diede alla Resistenza organizzando uno dei primi nuclei di ribelli nell’Alto Milanese con il nome di battaglia Silva».
«Ma al di là delle sue doti in campo militare e del suo coraggio, mi piace ancor più soffermarmi sulla sua vicenda più personale che certamente testimonia anche una grande umanità – ha aggiunto la prima cittadina, ringraziando la baronessa Caccia Dominioni e il generale Camporeale «che con le loro parole hanno contribuito a tracciare il profilo più intimo di Paolo Caccia Dominioni ricordando e omaggiando i caduti della battaglia di El Alamein e di tutte le guerre dell’ultimo secolo» -: quel dolore insopprimibile per le perdite umane di quei soldati che aveva guidato in battaglia e gli immani sacrifici avvenuti in luoghi inospitali ed estremi, che lo riportò in terra d’Africa, teatro dei terribili scontri del ’42. Nei dieci anni che Paolo Caccia Dominioni trascorse tra le piste sabbiose, il ghibli e le guide beduini, raccolse 4814 salme. Per questi caduti ideò, progettò e costruì il cimitero-sacrario di El Alamein donando a tanti giovani eroi come lui, proprio fra il nulla polveroso che la storia ha battuto e offeso come non mai, un luogo dove aborrire la guerra e non dimenticare».
Le celebrazioni per Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo si concluderanno venerdì 4 novembre ricordando la sua esperienza durante la Prima Guerra Mondiale con il concerto del gruppo musicale Shape “…e il Piave mormorava”, che proporrà le arie alpine della Grande Guerra arrangiate con sound moderni.
Trent’anni fa moriva Paolo Caccia Dominioni, ingegnere, partigiano e scrittore di Nerviano
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