Nuovo murales alle Raimondi di Rescalda, la denuncia di una lettrice: “Coperti simboli di fratellanza”
Polemiche intorno al murales realizzato in occasione di "Puliamo il Mondo". L'amministrazione: «Nessuna intenzione di ledere la memoria»
Fa discutere a Rescaldina il murales dedicato all’ambiente realizzato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Raimondi in occasione di “Puliamo il Mondo”, edizione italiana di “Clean up the World”, l’appuntamento di volontariato ambientale portato in Italia nel 1993 da Legambiente, che da allora ha assunto il ruolo di comitato organizzatore. Tra le iniziative diverse per ogni fascia d’età che sono state realizzate dagli alunni, infatti, rientra anche la riqualificazione di una parete della scuola Raimondi con un murales dedicato all’ambiente, che però ha coperto un’opera realizzata quasi 30 anni fa da un artista sudamericano, scatenando diverse polemiche.
A partire dai social, dove come sempre più spesso succede è nato il dibattito, ma anche nel mondo “reale”. A farsi portavoce delle critiche con LegnanoNews è stata Rosalba Franchi, cittadina di Rescaldina. «L’opera di “riqualificazione” di una parete della scuola media di Rescalda è consistita nella copertura con un spesso strato di vernice bianca di un murales fatto realizzare dal comune, insieme ad un altro presso l’asilo in centro a Rescaldina, nel 1993 da un artista sudamericano – scrive in una lettera inviata alla redazione -. Il progetto di allora aveva una forte carica ideale ed artistica. Dopo anni di incuria quello sulla parete esterna della scuola ora è stato completamente cancellato. La vernice bianca ha coperto simboli di fratellanza ed amicizia, colori e memoria. Tutto molto più semplice che comprendere, conservare e valorizzare. Preoccupante sapere che questa operazione sia figlia del progetto “Puliamo il mondo”. Sono profondamente delusa ed indignata per l’accaduto e per quanto è stato raccontato strumentalizzando anche i ragazzi, e non penso di essere la sola».
Da parte di Piazza Chiesa, però, non c’è mai stata l’intenzione di «ledere la memoria di qualsivoglia persona o progetto». «Durante la giornata di “Puliamo il Mondo” cogliamo sempre l’occasione per realizzare alcuni progetti che il Laboratorio Città dei Bambini e il Consiglio dei bambini e della bambine hanno affrontato durante l’anno – spiega l’assessore all’istruzione Enrico Rudoni -. Quest’anno per la scuola secondaria di primo grado di Rescalda il progetto riguardava il rifacimento di un murales all’esterno dell’istituto, per il quale le insegnanti hanno predisposto un progetto didattico condiviso con il consiglio docenti e gli alunni. L’ultima delle nostre intenzioni era mancare di rispetto a qualcuno. Abbiamo sempre lasciato autonomia agli istituti scolastici nel condividere i progetti didattici e nello svolgerli dal momento che non riteniamo opportune ingerenze e valutazioni da parte nostre rispetto alla valenza di un progetto, che sia didattico o meno. Non era nostra intenzione, e credo nemmeno della scuola, essere insensibili o ledere la memoria di qualsivoglia persona o progetto».
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