A Nerviano l’ultimo saluto a Daniela Cassina: “Custodiremo il tesoro della sua forza d’animo”
Chiesa gremita e tanta commozione per i funerali di Daniela Cassina, scomparsa a soli 48 anni in un tragico incidente stradale nella periferia di Novara
Chiesa e sagrato gremiti, il gonfalone del comune sull’altare, le voci degli amici del coro Let’s Gospel e un lungo applauso hanno salutato per l’ultima volta venerdì 21 ottobre a Nerviano Daniela Cassina, moglie dell’ex sindaco Massimo Cozzi, scomparsa a soli 48 anni nel tragico incidente che poco dopo la mezzanotte di domenica 9 ottobre ha coinvolto quattro componenti del coro nella periferia di Novara mentre tornavano dal Novara Gospel Festival.
«Siamo qui in tantissimi oggi e parliamo un unico linguaggio: quello dell’amore che si fa condivisione e prossimità – ha sottolineato don William Maggioni, che a settembre dello scorso anno ha lasciato la comunità pastorale di Nerviano dopo nove anni spesi tra le frazioni di S.Ilario, Garbatola e Villanova ed è tornato per officiare la cerimonia funebre di Daniela Cassina -. Il linguaggio dell’amore diventa riconoscenza per Daniela, per la sua vita intrecciata con la nostra, per la sua forza, per il suo sorriso, per il suo esempio. Il linguaggio dell’amore per chi tra noi è credente si è trasformato da subito in preghiera: quante volte in questi giorni abbiamo parlato del Signore, abbiamo pronunciato il suo nome, lo abbiamo invocato con il respiro spezzato dal dolore e dalle lacrime. Siamo qui ancora oggi a ripeterlo, forse con meno rabbia ma con un enorme bisogno della sua presenza e della sua consolazione, del suo aiuto per vivere portando il peso di questo distacco. Quando abbiamo appreso di questa disgrazia, siamo rimasti tutti increduli, e anche ora sembra di vivere in un’altra dimensione, come se dovessimo ad un certo punto svegliarci e dire che non è vero. In un certo senso è così: pur avendo la piena coscienza di quanto è avvenuto, in questa celebrazione noi ridiamo voce all’incredulità ma verso la morte, sconfitta nella Pasqua di Gesù e capace solo di spegnere il nostro corpo perché noi siamo nati per non morire mai più».
«Che noi siamo figli della risurrezione e lontani da ogni logica di morte lo dice anche il modo in cui è stata affrontata questa sciagura causata da un folle – ha aggiunto il sacerdote -. Massimo, tra le prime cose, mi ha detto: “Non spetta a me giudicare”, ed è questa la Pasqua di Gesù perché se è vero come deve esserlo che quello sventurato folle verrà assicurato alla giustizia è altrettanto vero che la vendetta è una delle arti portatrici di morte in noi e intorno a noi. Stiamo celebrano per Daniela l’eucaristia, che significa ringraziamento: sentiamo come un dovere irrinunciabile la riconoscenza nei confronti di Dio per la sua vita, per il bene che ci siamo scambiati in questo tratto di pellegrinaggio terreno. Non vogliamo perdere il tesoro della sua forza d’animo, quella forza interiore che le ha permesso di lottare contro la malattia e di vincerla, quella forza interiore che non le ha mai tolto il sorriso dalle labbra e dal suo volto buono, quella forza interiore che l’ha spinto a cantare con gioia e con fede le meraviglie del Signore. Cantare è l’ultima cosa che ha fatto sabato sera, e continuerà a cantare le lodi di Dio, la sua misericordia per sempre».
Durante la cerimonia, alle quale hanno preso parte le autorità civili e militari cittadine, diversi esponenti del panorama politico di Nerviano e dell’Alto Milanese ma anche di quello regionale e nazionale e il mondo dell’associazionismo del paese e dei dintorni, anche gli amici storici hanno voluto ricordare Daniela Cassina. «Ci hai mostrato la tua grande bontà d’animo semplicemente camminandoci accanto – è stato il loro messaggio di cordoglio -. Hai affrontato tutto ciò che la vita ha posto sul tuo cammino con positività, determinazione, gioia e gratitudine per il dono della vita. Non ti abbiamo mai vista senza il tuo immancabile sorriso. Oggi è inevitabile che si pianga, ma ti promettiamo che il tuo esempio non verrà mai dimenticato e nei nostri occhi cercheremo di avere sempre la scintilla della meraviglia per ogni più piccolo dono e che nei nostri cuori ci sarà sempre spazio per il sorriso. È come ci hai insegnato tu: la vita, da qualunque prospettiva tu la guardi, merita di essere vissuta in ogni istante. Ciao Dani, ti vogliamo bene: non preoccuparti per il tuo Massimo, non saremo sempre al suo fianco».
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