Pendolari importunate alla stazione Canegrate: il tema sicurezza torna in Consiglio Comunale
Per la minoranza l'episodio è la conferma dello stato di insicurezza in cui versa la stazione. Il sindaco ha ribadito che è costante il confronto con Rfi e l'area per quanto sia possibile è monitorata dalla Polizia Locale e dai carabinieri
Due viaggiatrici sono state importunare da due ubriachi alla Stazione di Canegrate e il tema sicurezza è tornato tra i banchi del Consiglio Comunale riunitosi giovedì 29 settembre. L’episodio, accaduto la sera di mercoledì 28 settembre con l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Legnano, rappresenta per il consigliere di minoranza Christian Fornara un esempio concreto dello «stato di insicurezza in cui si trova la stazione». Ed è stata richiesta una maggior attenzione.
Dal canto suo il sindaco Matteo Modica ha espresso vicinanza alle vittime e precisato che il dialogo con Polfer e Rfi è costante. «Le problematiche le conosciamo e sono attenzionate. Continueremo a fare attività di monitoraggio. Attraverso i bandi di Regione Lombardia cercheremo di intensificare il sistema di videosorveglianza così da contrastare e prevenire situazioni di degrado».
Come è ormai risaputo in tutti i Comuni attraversati dalla ferrovia il problema è sempre lo stesso: l’area ferroviaria è di competenza di Rfi e l’amministrazione può solo inoltrare richieste all’ente e cercare di monitorare, con i pochi strumenti a sua disposizione, la zona. La situazione canegratese non è drammatica come quella della stazione di Rescaldina, ma il senso di insicurezza provato dai pendolari c’è. La biglietteria della stazione, inoltre, è stata chiusa da Rfi nel 2021 e nonostante le continue richieste da parte dell’Amministrazione, non riaprirà i battenti. Resterà accessibile solo la sala d’attesa chiusa durante l’estate per questioni di sicurezza. Appare evidente che l’area ferroviaria di Rfi, seppur tenuta sotto monitoraggio dalla Polizia Locale e dai carabinieri, necessita almeno di un servizio di presidio oppure di un intervento di rinnovo che solo l’ente ferroviario può effettuare.
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