Le elezioni politiche lanciano la campagna elettorale per le comunali a Cerro Maggiore
A pochi mesi dalle elezioni amministrative, i risultati delle politiche servono l'"antipasto" della prossima campagna elettorale a Cerro Maggiore
Fratelli d’Italia è il primo partito di un centrodestra che “doppia” la coalizione di centrosinistra, il Terzo Polo arriva testa a testa con il Movimento 5 Stelle e lo supera al Senato. È questo il risultato uscito dalle urne delle elezioni politiche a Cerro Maggiore, dove l’affluenza è stata di quasi 8 punti percentuali in meno rispetto a quattro anni fa, in linea con quella rilevata a livello nazionale che è stata la più bassa della storia repubblicana.
E se ovunque il risultato della tornata politica ha innescato delle riflessioni ai partiti a livello locale, l’impatto a Cerro Maggiore non può che fare più rumore: mancano ormai pochi mesi, infatti, alle prossime elezioni amministrative in paese, alle quali il centrodestra sembra più che intenzionato a riproporre la coalizione premiata dalle urne nel 2018 mentre le opposizioni ancora non hanno scoperto le proprie carte. Di fatto, però, i risultati delle politiche hanno servito anche l’“antipasto” della prossima campagna elettorale cittadina.
CENTRODESTRA
Festeggia i risultati dello scrutinio il centrodestra, premiato anche a livello locale dai risultati delle politiche che portano la coalizione a guardare con fiducia alle prossime amministrative. «In questa campagna elettorale i partiti di centrodestra unito che sostengono l’amministrazione Berra hanno saputo valorizzare le proprie idee e le proprie proposte ottenendone un risultato elettorale ben superiore a quello nazionale e primeggiando nei risultati del Legnanese – sottolinea il sindaco Nuccia Berra -. Oltreché essere un’alleanza politica, il centrodestra unito si è dimostrato un gruppo di persone che, all’interno della giunta come in consiglio comunale, si confronta con trasparenza e sa prendere decisioni concrete. Un gruppo sempre aperto al dialogo e, soprattutto, attento alle sollecitazioni esterne. In questi anni abbiamo dimostrato che non vogliamo accontentarci. Vogliamo fare le cose per bene. Possiamo ancora migliorarci, anche se abbiamo già fatto molto, con la consapevolezza che passo dopo passo Cerro e Cantalupo stanno diventando più belle».
«Risultati alla mano, vedere che cerresi e cantalupesi hanno premiano il centrodestra ci riempie d’orgoglio e rafforza la squadra – aggiungono Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, i tre partiti che compongono la coalizione di governo cittadino -. Anteponendo il gruppo all’egoismo di parte otteniamo quelle soddisfazioni amministrative che fanno bene al nostro paese. Alla base di tutto c’è un continuo confronto, ci sono idee che portano a soluzioni amministrative concrete ed evidenti. Se è vero che gli italiani hanno dato un segnale di cambiamento, a Cerro e Cantalupo possiamo ragionevolmente parlare di “Effetto Berra”, infatti la coalizione di centrodestra, conti alla mano, ha ottenuto le percentuali migliori di tutto il Legnanese (il centrodestra ha riportato percentuali di consensi più alte sia alla Camera che al Senato a Dairago e San Vittore Olona, ndr) e vogliamo continuare a crescere, uniti, al fianco del nostro sindaco! Ringraziamo tutti gli elettori ed apriremo subito un tavolo di confronto con gli eletti del territorio per lavorare sin da subito per il nostro paese».
TERZO POLO
Sorride anche il Terzo Polo, che in paese ha sfiorato il 9% dei voti superando la media nazionale e ora è pronto alle sfide che arriveranno con le elezioni comunali e regionali del prossimo anno. «Il voto del 25 settembre è alle spalle, è stata una campagna breve ma intensa, dopo solo tre settimane di campagna elettorale a Cerro Maggiore siamo il terzo partito davanti a Forza Italia per il Senato – spiegano Azione e Italia Viva -. Anche alle votazioni per la Camera siamo davanti a Forza Italia e a solo 6 voti dal partito che ci precede: Movimento 5 Stelle. Il nostro risultato elettorale ci soddisfa e rappresenta un punto di partenza per le sfide che arriveranno».
«Abbiamo la presunzione di rappresentare l’Italia che lavora, che produce, che studia e che non vuole un Paese fondato sui sussidi e le regalie – aggiungono i due partiti -. Un risultato che ci sprona a continuare, siamo pronti ad accogliere e a coinvolgere, nelle nostre prossime iniziative, i numerosi simpatizzanti che si sono avvicinati a noi durante gli eventi elettorali. Adesso, dopo aver consolidato le basi, ci adopereremo per costruire una valida proposta per le amministrative, regionali e comunali, che ci attendono nel 2023. A breve riprenderemo anche la progettazione di alcune iniziative che abbiamo messo in stand by a causa della campagna elettorale nazionale».
MOVIMENTO 5 STELLE
Chi invece non è soddisfatto del risultato delle urne è il Movimento 5 Stelle, che ha ceduto oltre cinque punti percentuali rispetto ai risultati ottenuti alle elezioni a livello nazionale fermandosi sotto la soglia psicologica del 10% a fronte del 25% circa raccolto alla tornata di 4 anni fa.
«A Cerro Maggiore il Movimento 5 Stelle ha preso 652 voti al Senato (8,72%) e 684 voti alla camera (9,13%). È un dato leggermente migliore di Legnano e Parabiago, i due comuni più grossi e rappresentativi della zona. Questo dato non soddisfa me e non soddisfa neppure i miei amici del gruppo Movimento 5 Stelle dell’Alto Milanese – commenta Edoardo Martello, capogruppo dei pentastellati in consiglio comunale -. Tutti attivisti che si sono impegnati molto in questi anni sul territorio. Secondo me paghiamo l’assenza di una sede fisica in zona, che ci permetterebbe di raggiungere i cittadini, di avere visibilità, e fare più aggregazione, comunicare meglio. Ovviamente le cause sono molteplici, io tra le principali metto il tradimento dell’ex capo politico. Nei prossimi giorni proprio con il gruppo Alto Milanese ci riuniremo per analizzare i numeri commentare i risultati e studiare il da farsi. In ogni caso io dico che non bisogna preoccuparsi ma occuparsi, ho la massima stima in Giuseppe Conte e sono convinto che riporterà il Movimento 5 Stelle in alto anche al Nord oltre che nel Sud Italia».
CENTROSINISTRA
Riflessioni aperte anche nel centrosinistra, che a livello nazionale ha ottenuto uno dei risultati peggiori dal secondo dopoguerra e in Parlamento avrà poco più di un centinaio di eletti. «L’esperienza ci insegna, anche a Cerro, che non è possibile fare un raffronto fra tornate elettorali di tipo diverso – sottolinea Piera Landoni -. Per intenderci è sempre più evidente che gli elettori votano in modo diverso se si tratta di elezioni nazionali piuttosto che di elezioni per scegliere il sindaco e il consiglio comunale, anche se avvengono in contemporanea. Nel caso di questa tornata elettorale i cerresi, come un buon numero di Italiani (che fin qui avevano votato Lega o Forza Italia) hanno premiato, su tutto, la capacità di Giorgia Meloni di rappresentare il vento del cambiamento, accompagnata dalla coerenza scaturita dalla netta opposizione ai governi Draghi, M5S/PD e M5S/Lega e da una leadership riconosciuta e riconoscibile».
«Il Partito Democratico, dal canto suo, ha pagato il suo appoggio al Governo accompagnato da una difficoltà a tramettere la propria proposta politica – aggiunge la storica esponente Dem -. Non è facile parlare di lavoro, di diritto alla salute, di equità fiscale in una società complessa, arrabbiata e impaurita perché ritiene di non trovare risposte ai propri bisogni, da nessuno, tantomeno da chi, in quel momento governa. Non importa se l’economia italiana aveva cominciato ad andare meglio e il nostro Paese aveva riacquistato credibilità internazionale, se poi questi benefici non arrivano alle persone, la guerra si fa sentire, l’inverno porta con sé bollette insostenibili e la povertà avanza anche nelle famiglie meno disagiate. Ci si sente ingannati e si è portati a pensare che i benefici arrivano a qualcun altro, o peggio, ai soliti. Non nascondiamoci poi che il PD ha giocato una partita solitaria, per di più in competizione, non solo con le forze politiche del campo avverso, ma anche con quelle politicamente vicine. Insomma, è come se avesse giocato a calcio con le regole del Basket. Non voglio con questo assolvere nessuno, gli errori ci sono stati eccome, tanto che spero in un percorso che ci porti a rivedere dalle fondamenta, fin dalle realtà più piccole come Cerro, il nostro essere nella società e la nostra capacità di emozionare, di capire e fornire risposte alle persone».
«Per quanto riguarda poi il messaggio che ci arriva dalle urne in vista del voto alle comunali del prossimo anno, partendo come già detto dal fatto che il raffronto è possibile solo fra elezioni della stessa natura, rilevo che a Cerro e Cantalupo, rispetto alle precedenti politiche (Camera) del 2018, il PD passa da 1671 voti ai 1237 di oggi, con la novità dei 662 voti al nuovo partito di Calenda – conclude Landoni -. Il M5S passa da 2121 a 684 voti. La Lega passa da 2561 voti ai 1133 di oggi. Forza Italia passa da 1130 a 639, mentre Giorgia Meloni moltiplica i propri consensi passando da 306 voti a 2272! Questo interroga tutti i partiti e rappresenta una sfida, che noi fin d’ora raccogliamo, a metterci al lavoro per fornire risposte credibili, a riprendere un dialogo con le persone per affrontare le paure che la situazione attuale porta con sé, a collaborare con le forze politiche e associative che hanno come obiettivo il bene della nostra comunità. Con umiltà e con spirito di servizio».
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