Un Polo culturale a Villa Crespi, Villa Cortese è pronta a realizzare il sogno
Il Comune di Villa Cortese è pronto ad acquistare Villa Crespi per trasformarla in un Polo culturale
Il Comune di Villa Cortese è pronto ad acquistare Villa Crespi per trasformarla in un Polo culturale. L’edificio del 1700 anche se non vincolato dalla Sovrintendenza, secondo la giunta Barlocco, rappresenta un «raro esempio di costruzione d’epoca, con i tratti tipici dell’edilizia signorile della zona degli inizi del secolo scorso». Una villa di pregio da salvare ridandogli vita. Ed è per questo che l’Amministrazione Comunale con il Settore Tecnico ha effettuato una valutazione dell’immobile. E la stima è pari a 340.936,00 rispetto alla richiesta formulata dai proprietari di 550.000,00 euro.
La giunta quindi si appresterà a mettere sul tavolo la sua proposta per cercare di acquisire la villa che nel 1722 apparteneva al monastero di Santa Maria Maddalena di Busto Arsizio. L’edificio nel 1857 è passato ai fratelli Vincenzo, Ambrogio e Rosa Tosi e attualmente è di proprietà degli eredi famiglia Crespi che hanno espresso la volontà di voler vendere l’edificio. “Villa Crespi” ha una superficie lorda pari a circa 700 mq (oltre a pertinenze accessorie) e possiede un’area pertinenziale a verde di circa 3.500 mq (parco secolare). Visti i suoi spazi i villaortesini sperano di poterla rinnovare e aprire al pubblico come biblioteca e luogo per eventi culturali e istituzionali.
Una proposta apprezzata da tutto il consiglio comunale. A tal proposito il consigliere Alessandro De Vito di Nuovamente Villa ha esordito: «Questa è per noi una giornata importante, oggi mettiamo a segno un tassello fondamentale riguardo uno degli obiettivi che ci siamo dati negli scorsi mesi e, ancor prima, negli scorsi anni: regalare alla nostra comunità Villa Crespi, per far nascere a Villa Cortese un piccolo grande polo culturale e riunire in un solo luogo, unico e speciale per il nostro territorio, biblioteca e sala studio. Il sogno che oggi diventa più che mai realtà era quello di acquisire Villa Crespi, unirla al confinante parco di Via Vecellio e restituirla al suo antico splendore».
Il progetto ha preso consistenza quando lo scorso inverno Regione Lombardia con la legge Regionale n. 9 del 4 maggio 2020 stanziò 3.5 miliardi di euro per sostenere gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale regionale, si doveva favorire la ripresa economica, anche attraverso investimenti pubblici, dopo la grave decrescita e l’emergenza economica ed occupazionale seguita alla pandemia da Covid-19. Una parte di queste risorse è stata assegnata direttamente e liberamente ai comuni, sulla base della popolazione residente, per la realizzazione di opere pubbliche, con la sola condizione che queste fossero cantierabili in pochi mesi; il comune di villa cortese ha così beneficiato di una prima tranche di contributi da 350.000 euro nel 2020 e di una seconda da 100.000 euro nel 2021. Una restante parte di risorse stanziate da Regione Lombardia è stata impiegata dal Consiglio Regionale, tramite Ordini del Giorno o Emendamenti ai bilanci di previsione. Qui, lo scorso dicembre, in sede di sessione di bilancio regionale abbiamo colto l’opportunità, ci siamo mossi affinché un Consigliere Regionale, nella fattispecie il Consigliere Altitonante, proponesse in aula un ordine del giorno al bilancio di previsione triennale, 2022 2023 2024, atto a stanziare risorse, 300.000 euro a fondo perso, specificatamente destinate al comune di Villa Cortese, da impiegare esclusivamente per l’acquisto di Villa Crespi.
Un lavoro di squadra che ha visto tutte le parti politiche lavorare insieme: «L’operazione, nel suo complesso, è stata possibile grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni. Come ho già avuto modo di dire, chi amministra, da una parte o dall’altra, dai banchi della Giunta o del Consiglio Comunale, è di passaggio, ma quello che di buono riusciamo a fare resta. Per il futuro. Alla nostra comunità».
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