Sicurezza sul lavoro, sindacati in Regione Lombardia: «Non è tempo di impegni ma di atti concreti»
L’andamento infortunistico in Lombardia, come a livello nazionale, non accenna a diminuire. Per questo le tre sigle sindacali si sono sedute al tavolo regionale per parlare di sicurezza sul lavoro
L’andamento infortunistico in Lombardia, come a livello nazionale, non accenna a diminuire. Ed è per questo che le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil oggi, giovedì 29 settembre, siederanno ad un tavolo regionale per parlare di sicurezza sul lavoro.
Secondo i sindacalisti della Cgil dopo una parziale decelerazione in corso di pandemia, compensata da infortuni associati dal Covid, ha ripreso il trend già in atto dal 2017 di crescita degli infortuni mortali in occasione di lavoro, a fronte del progressivo e speculare rallentamento dell’attività ispettiva e del numero di imprese controllate. «Questo peggioramento in Lombardia – sottolineano i sindacalisti – ha precise responsabilità nella gestione aziendale della sicurezza e della prevenzione, specie in alcuni ambiti produttivi, ma è anche la conseguenza del mancato rafforzamento del sistema pubblico dei controlli e della inadeguatezza delle politiche pubbliche in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Nell’ambito della riunione odierna convocata alla presenza dell’Assessore al welfare Letizia Moratti, auspichiamo che Regione Lombardia dia finalmente seguito agli impegni assunti e riscontro alle richieste di revisione complessiva del sistema di prevenzione avanzate da tempo dalle scriventi Organizzazioni Sindacali».
Nella scorsa settimana, a fronte di oltre 90 morti sul lavoro in Lombardia da inizio anno certificati da Inail, sono stati cinque gli infortuni mortali nella nostra regione, dodici da inizio mese. È di ieri la notizia dell’ennesimo, grave infortunio occorso ad un operaio nella provincia di Brescia. «Non è tempo di impegni ma di atti concreti e urgenti – dichiarano dalla Cgil – la vita delle persone deve essere tutelata, il lavoro deve essere un luogo sicuro per tutti».
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