Il DUC di Canegrate, Villa Cortese e San Giorgio punta su riqualificazioni, eventi e spazi sfitti per la ripresa
Il Distretto urbano del commercio che riunisce i tre comuni parteciperà al bando regionale "Sviluppo dei distretti del commercio 2022 – 2024"
Rigenerazione urbana, riutilizzo degli spazi sfitti ed eventi per animare il territorio: è questa la formula su cui ha scommesso il Distretto urbano del commercio di Canegrate, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese per la partecipazione al bando regionale “Sviluppo dei distretti del commercio 2022 – 2024”, finalizzato a consolidare la riprese delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi.
Nato nei mesi scorsi, il Distretto urbano del commercio che riunisce i tre comuni del Legnanese si estende su un territorio con poco più di 25mila abitanti, caratterizzato da un tessuto imprenditoriale che conta 1.367 imprese e da una rete distributiva formata da 159 negozi. E se come un po’ ovunque la crisi socio-economica innescata dalla pandemia si è fatta sentire anche a Canegrate, San Giorgio e Villa Cortese, il Covid ha anche fatto emergere «un forte desiderio di tornare a socializzare e uscire» con un «aumento della domanda di prossimità», spinta probabilmente anche dallo smart working. Da lì la scelta del Distretto urbano del commercio di partecipare al bando con un progetto che prevede in primis una serie di interventi strutturali per la riqualificazione degli spazi, finalizzati a spingere sulla vocazione alla socializzazione e all’aggregazione in modo che le attività commerciali possano trarne nuova linfa vitale.
Per Villa Cortese, in particolare, la proposta prevede il restyling di Villa Crespi Tosi per dare vita ad un nuovo polo culturale integrato con biblioteca, sale studio e spazi polifunzionali da destinare ad esempio al co – working e a workshop aziendali, ma anche con spazi all’aperto da dedicare alla lettura, al confronto e agli eventi. In paese, inoltre, attraverso il bando si punta anche ad ampliare i parcheggi utilizzati dalla clientela delle attività che affacciano su via Volontari del Sangue e via San Grato, a valorizzare le attività commerciali presenti nell’area, attualmente poco frequentate, e a sistemare l’area pedonale di via Speroni con l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento della pavimentazione in pietra e la sistemazione di fontana e aiuole. Nel progetto rientra inoltre la sistemazione di aiuole, fioriere e arredo urbano nell’area che comprende piazza Vittorio Veneto, via Ferrazzi e piazza Carroccio, dove verrà anche coperto l’immobile diroccato.
Canegrate e San Giorgio, invece, intendono spingere su una serie di interventi finalizzati ad ampliare l’accessibilità alle vie del commercio cittadine. «L’idea – si legge nel progetto – va ad interessare più temi come, ad esempio, la promozione della mobilità sostenibile, la consapevolezza di percorsi alternativi e la promozione del patrimonio ciclopedonale». Nelle vie principali di Canegrate si lavorerà sui marciapiedi con l’installazione di rampe per il superamento dei dislivelli e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre a San Giorgio su Legnano è prevista la pedonalizzazione e la riqualificazione «di alcune delle vie centrali che rappresentano gli assi commerciali importati per il comune e sui qui i quali insistono numerose attività». Sempre a San Giorgio, inoltre, verrà anche riqualificato il sistema di illuminazione sostituendolo con uno a basso impatto energetico.
Accanto alla rigenerazione urbana, il Distretto urbano del commercio ha scelto di puntare, con la collaborazione delle associazioni locali, su «un ricco calendario di eventi» con campagne di comunicazione ad hoc per rivitalizzare le aree centrali e commerciali che comprende per Villa Cortese la Notte Cortese, la Fiera autunnale e la manifestazione podistica ViviVilla, per Canegrate la Notte Bianca, l’appuntamento con Donne In•Canto ed eventi come la Festa di primavera, i concerti del corpo musicale cittadino e il raduno di filmmaker e per San Giorgio il Campaccio.
Ultimo tassello il censimento degli spazi sfitti con la raccolta di tutte le informazioni del caso e l’attivazione di tavoli di lavoro con i soggetti che li gestiscono per «trovare soluzioni condivise di riutilizzo che potranno prevedere utilizzi come pop up store, temporary shop, esposizioni ma anche attività permanenti». Canegrate, peraltro, contro la desertificazione commerciale, essendo proprietario di alcune unità commerciali affittate ad operatori privati già nel 2022 ha sottoscritto con i locatari un contratto con canone ridotto del 50%.
L’approvazione della documentazione per la partecipazione al bando è stato peraltro uno dei primi passi mossi dalla neo-eletta amministrazione di San Giorgio su Legnano. «Alla base di questa scelta c’è la nostra convinzione che la valorizzazione degli esercizi di vicinato e la loro competitività rispetto ad altre strutture commerciali si debba basare sulla capacità di fare sistema e di organizzare in modo integrato un’offerta di qualità – sottolinea l’assessore alle attività produttive e commerciali Gian Luca Fasson -. Per fare questo è necessario individuare e valorizzare le sinergie nonché sviluppare la complementarietà dell’offerta. Ma il tema non è la mera valorizzazione degli esercizi di vicinato fine a se stessa. Questo processo è in grado di attivare processi di riqualificazione, riconversione e trasformazione urbana, di migliorare il sistema economico nel suo complesso e, in definitiva, migliorare la qualità della vita delle nostre città. Su queste convinzioni abbiamo avviato un percorso duraturo nel tempo che vede come presupposto la firma di un Accordo tra i comuni di Villa Cortese, Canegrate e San Giorgio su Legnano e l’Unione Confcommercio».
«In una seconda fase l’ammissione al finanziamento potrà comportare l’attribuzione di risorse a beneficio diretto delle attività commerciali – aggiunge Fasson -: il bando sarà pubblicato entro il 30 giugno 2023 e darà la possibilità agli esercizi commerciali di ottenere il finanziamento parziale a fondo perduto di spese d’investimento. Criteri e modalità per l’attribuzione dei finanziamenti saranno oggetto di valutazione nei prossimi mesi individuando gli aspetti maggiormente meritevoli ma anche quei requisiti essenziali che potrebbero comportare la non ammissione come ad esempio il mancato adempimento dei debiti tributari con l’ente. L’aspettativa è quella di avviare un percorso di crescita condiviso che rivitalizzi le attività economiche e produttive dei nostri territori a beneficio di tutti e dell’incremento della varietà e qualità dell’offerta».
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