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Elezioni politiche, alla chiusura dei seggi nel Legnanese affluenza sotto il 70%

In quasi tutti i comuni del Legnanese il dato sui votanti è in ribasso rispetto a quello delle ultime elezioni politiche di quattro anni fa. Legnano si ferma al 69,48% contro il 76,28% del 2018

elezioni politiche 2022

Seggi aperti per il rinnovo del Parlamento dopo un’inedita campagna elettorale estiva. Si vota dalle 7 alle 23 e potranno votare tutti i cittadini italiani aventi diritto che abbiano compiuto i 18 anni, per la prima volta anche per il Senato oltre che per la Camera. Per la prima volta gli italiani sono chiamati ad eleggere un Parlamento con un numero di deputati e senatori ridotto rispetto a quello previsto dalla Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1948 a seguito del taglio del parlamentari scaturito dal referendum del 2020 e dalla successiva legge costituzionale, che hanno peraltro portato anche alla revisione della geografia del voto.

Sono 45.139 i cittadini chiamati alle urne a Legnano: si tratta in prevalenza di donne (23.505). I nuovi elettori, ovvero i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età o che rispetto al referendum di giugno sono iscritti nelle liste elettorali del comune, sono 153. Sfiorano, invece, quota 2.100 i legnanesi che possono votare all’estero: in questo caso parliamo soprattutto di uomini (1.107). Il totale dei legnanesi aventi diritto al voto è dunque di 47.216.

L’AFFLUENZA

Alla chiusura dei seggi nel Legnanese siamo attorno al 70%. Alle 19 l’affluenza – che alle 12 si era attestata sopra il 20% – ha superato il 55%: in quasi tutti i comuni,  il dato sui votanti è in ribasso rispetto a quello delle ultime elezioni politiche di quattro anni fa. Legnano si ferma al 69% contro il 76% del 2018.

Su scala nazionale l’affluenza è stata pari al 64%, in ribasso rispetto alla tornata del 2018 quando aveva votato il 74% dei potenziali elettorali. In Lombardia l’affluenza si è attestata al  70% contro il 78% di quattro anni fa. In provincia di Milano siamo al 70% degli aventi diritto contro il 78% delle politiche del 2018.

IL TAGLIANDO ANTIFRODE

Gli elettori troveranno sulle schede elettorali un tagliando adesivo “antifrode” con un codice alfanumerico che il presidente di seggio annoterà dopo aver consegnato la scheda all’elettore: chi vota non deve staccare il tagliando né imbucare la scheda personalmente – pena l’annullamento del voto – ma consegnare la scheda al presidente di seggio che provvederà ad inserirla nell’urna dopo aver verificato che il codice del tagliando corrisponda a quello precedentemente annotato e dopo averlo strappato.

IL SISTEMA ELETTORALE

Nonostante ormai da anni si parli di riforma della legge elettorale, anche per questa tornata si vota con il cosiddetto “Rosatellum”, legge che prende il nome dal suo relatore Ettore Rosato e che prevede un sistema elettorale misto. Alla Camera i 400 deputati – fino alle ultime elezioni politiche erano 630 – verranno eletti attraverso 148 collegi uninominali, ovvero in ambiti territoriali dove ogni partito o coalizione potrà presentare solamente un candidato e vincerà chi prenderà almeno un voto in più rispetto agli altri. Altri 244 seggi, invece, verranno assegnati attraverso il sistema proporzionale sulla base di liste predefinite da partiti e coalizioni, senza la possibilità di esprimere un voto di preferenza. Gli otto seggi rimanenti, infine, verranno assegnati nelle circoscrizioni estere. Stesso copione al Senato, dove i 200 seggi – erano 315 fino alle politiche del 2018 – saranno ripartiti attraverso 74 collegi uninominali e 122 collegi plurinominali, mentre l’assegnazione degli ultimi quattro dipenderà dal voto nelle circoscrizioni estere.
Sono previste delle soglia di sbarramento, ovvero percentuali minime di voto per essere ammessi alla ripartizioni dei seggi nei collegi plurinominali, pari al 3% dei voti ottenuti a livello nazionale per le liste singole e al 10% per le coalizioni. Al Senato, dove per l’assegnazione dei seggi con il proporzionale viene preso come base di riferimento il voto nelle singole Regioni, saranno ammesse anche le liste singole che abbiano ottenuto almeno il 20% dei voti su base regionale o, per le liste che rappresentano minoranze linguistiche in regioni a statuto speciale dove sia prevista per quelle stesse minoranze una particolare tutela, anche l’elezione di due candidati nei collegi uninominali.

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SUPERLAVORO ALL’UFFICIO ELETTORALE

Code ai seggi, complice il tagliando antifrode che ha impegnato ulteriormente presidente di seggio e scrutatori, ma anche all’ufficio elettorale nella sede dell’ex tribunale di Legnano. Qui, le richieste di nuove tessere, anche all’ultimo momento, sono state esaudite con rapidità. Un lavoro, quello svolto in questi mesi dai dipendenti dei servizi demografici, che merita di essere evidenziato sia per il ristretto lasso di tempo, sia per le condizioni climatiche “faticose” dell’ultimo periodo.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 25 Settembre 2022
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