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Da “Scuole sicure” 13mila euro a Rescaldina contro lo spaccio vicino alle scuole

Il progetto di Rescaldina per "Scuole sicure" prevede videosorveglianza, attrezzature per la Polizia Locale e pattugliamenti ad hoc contro lo spaccio

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Tredicimila euro a Rescaldina grazie al progetto “Scuole sicure”, attraverso il quale una quota del Fondo per la sicurezza urbana – che per il 2022 ammonta complessivamente a 3,5 milioni di euro, integrati con un ulteriore stanziamento di 2 milioni di euro dal Fondo unico Giustizia – viene destinata ai comuni per il finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze degli istituti scolastici.

Come nelle passate edizioni dell’iniziativa, anche per l’anno scolastico ormai alle porte il contributo potrà essere destinato dai comuni beneficiari, che sono 410 in tutta Italia e sono stati individuati dal Viminale sulla base degli indici della popolazione residente secondo i dati ISTAT, alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza per i quali non siano già stati ricevuti contributi pubblici, all’assunzione a tempo determinato di agenti e al pagamento degli straordinari del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative.

Al centro del progetto presentato da Piazza Chiesa per “Scuole sicure” ci sono le scuole secondarie di primo grado presenti in paese, alla luce del «continuo abbassarsi dell’età nella quale i ragazzi si avvicinano alle “droghe leggere”» e delle ripercussioni che potrebbe avere la situazione del Bosco del Rugareto, tristemente salito alle cronache a più riprese negli ultimi mesi come “bosco dello spaccio”. L’area verde, infatti, vede la «presenza di diversi gruppi di spacciatori che controllano differenti parti del grande bosco», nonostante nel corso degli anni i Carabinieri e la Polizia di Stato abbiano «svolto un lavoro incessante per cercare di arginare le attività illecite – come si legge nel progetto presentato da Rescaldina – sia con azioni all’interno del bosco sia attraverso attività di indagine che hanno portato a diversi arresti» e l’amministrazione comunale sia intervenuta «attraverso la Polizia Locale che ha sempre attuato azioni di “disturbo” effettuando molto spesso posti di controllo nei pressi delle aree di accesso ai boschi e presidio della Stazione ma anche attraverso progetti di educativa di strada», con tanto di installazione di una telecamera di varco proprio nei pressi di uno dei punti nevralgici dello spaccio.

Grazie al finanziamento arrivato dal progetto “Scuole sicure” Rescaldina punta a mettere in campo una triplice azione. In primis l’organizzazione di «servizi specifici fuori dall’orario di lavoro a supporto degli operatori presenti in turno nelle aree attorno alle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio, con lo scopo di prevenire attività di adescamento ma anche di spaccio» e di «attività di pattugliamento nelle aree attorno al bosco del Rugareto, al fine di proseguire l’attività di “disturbo” dei consumatori che sono il fulcro della fiorente attività di spaccio». Poi l’implementazione della videosorveglianza «con telecamere di ultima generazione ad alta definizione che monitoreranno le vie pubbliche ed i parchi adiacenti ai plessi scolastici». Infine l’acquisto di giubbotti antiproiettile e kit drug test per la Polizia Locale «per supportare le attività sul campo degli operatori di Polizia Locale».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Settembre 2022
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