Elezioni e “incognita” astensionismo, nel Legnanese negli ultimi dieci anni affluenza più alta della media
Alla vigilia delle elezioni, LegnanoNews analizza i dati relativi all'affluenza nei comuni del Legnanese nel 2013 e nel 2018
Manca una manciata di ore alla chiusura della campagna elettorale più social – e secondo più di un opinionista più brutta – di sempre. Quale fase si aprirà dopo la chiusura delle urne dipenderà ovviamente dai risultati, come ci hanno insegnato le elezioni politiche del 2013 e del 2018 quando ci sono voluti mesi di trattative per arrivare alla formazione del Governo. Prima di arrivare a quel punto, però, bisognerà fare i conti con l’astensionismo, che da anni dopo ogni tornata elettorale viene definito il primo partito in Italia e questa volta rischia di toccare nuovi massimo storici. Proprio per questo LegnanoNews ha deciso di analizzare i dati relativi all’affluenza nei comuni del Legnanese nel 2013 e nel 2018 messi a disposizione dall’archivio storico del Ministero dell’Interno.
Innanzitutto va detto che, contrariamente a quanto è successo alle più recenti tornate referendarie e amministrative, a Legnano e dintorni l’affluenza alle urne per le politiche negli ultimi dieci anni non è mancata: se quattro anni fa su scala nazionale ha votato il 72,94% dei potenziali elettori alla Camera e il 73,01% al Senato – dove, va ricordato, fino alle ultime elezioni la base elettorale era diversa dal momento che per Palazzo Madama poteva votare solo chi aveva compiuto i 25 anni mentre per Montecitorio bastava la maggiore età -, nel Legnanese quasi ovunque è stato superata la soglia del 75%, con punte oltre l’80%. Come del resto era già successo anche nel 2013, quando a fronte di un’affluenza del 75,2% alla Camera e del 75,11% al Senato a livello nazionale nel nostro territorio anche nei comuni con picchi di astensionismo più alti non si è mai scesi al di sotto del 77%.
Qualche differenza però da comune a comune c’è e in qualche caso è arrivata a sfiorare i 6 punti percentuali. Con una costante: in entrambe le tornate elettorali Villa Cortese è risultato il comune dove hanno votato più elettori, mentre Canegrate quello dove più cittadini hanno disertato le urne. Sia nel 2013 che nel 2018, in ogni caso, l’affluenza è risultata sostanzialmente in linea con quella regionale: aspetto non privo di un suo peso specifico se si pensa che contestualmente alle politiche in Lombardia si è votato anche per scegliere il presidente e la sua maggioranza di governo.
Pur nel quadro di un’affluenza superiore alla media, comunque, nell’arco di cinque anni la sacca di astensionismo anche nel nostro territorio è cresciuta. E questa tendenza rischia purtroppo di trovare conferma anche il prossimo 25 settembre.
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