A San Giorgio l’ultimo saluto al dott. Luca Dell’Acqua: “Ha dato anima e corpo alla comunità”
Chiesa e sagrato gremiti di familiari, amici e pazienti per l'ultimo saluto al dott. Luca Dell'Acqua, medico di famiglia scomparso a soli 57 anni
Una chiesa e un sagrato pieni di amici, parenti e pazienti, quei pazienti a cui si è dedicato anima e corpo nei quasi 30 anni trascorsi nei panni di medico di famiglia in paese. Lo stendardo e il picchetto d’onore con cui al termine della cerimonia ha reso omaggio al defunto la Protezione Civile di Canegrate e San Giorgio su Legnano, associazione per la quale aveva svolto di ruolo di medico. Il ricordo commosso dell’associazione “Amici della Sequoia”, onlus composta da genitori, famigliari e amici della RSD “La Sequoia” dove aveva mosso i primi passi da giovane medico. Così San Giorgio su Legnano, tra gli applausi e con tanta commozione, ha dato l’ultimo saluto al dott. Luca Dell’Acqua, venuto a mancare lunedì 19 settembre all’età di 57 anni lasciando un grande vuoto in tutta la comunità.
«Vorrei invitare tutti a fermarci su tre segni evidenti in questa celebrazione – ha sottolineato durante l’omelia il parroco don Antonio Ferrario -. Anzitutto i segni stessi che la liturgia ci propone: l’acqua con la quale abbiamo asperso la salma del nostro fratello Luca in ricordo del battesimo, sacramento che introduce nella vita di Dio, l’incenso che ha preparato il nostro fratello nel giorno della risurrezione e questa piccola fiamma del cero pasquale, simbolo del Cristo risorto a dire che anche noi risorgeremo. Un secondo segno è la parola che abbiamo ascoltato, in particolare l’immagine delle beatitudini: non possiamo non scorgere in tale quadro le figure di quelle persone buone, miti, povere, sofferenti, capaci di sacrificio, assetate dell’amore di Dio, che hanno operato a favore della pace e hanno sopportato le prove della vita, quelle persone che sono i nostri cari e che vivono ora in Dio. Non possiamo non scorgere tra queste persone beate anche il nostro fratello Luca, che oltre alla sua famiglia si è dedicato anima e corpo al bene della comunità curando le piaghe dei più deboli, i malati, le sofferenze di tanti fratelli e sorelle, e lo ha fatto con piena dedizione e spirito di sacrificio, con discrezione, con gentilezza oltre che con professionalità. Anche questo ci apre alla speranza, perché ci dice che ancora oggi nella nostra società ci sono persone come il nostro fratello Luca che servono, che si dedicano, che si impegnano, che si occupano degli scartati. Il terzo segno siamo noi, questa chiesa strapiena, la vostra doverosa e commossa presenza: dice che sappiamo ancora nella nostra società dell’indifferenza stringerci intorno al dolore di una famiglia, di amici e colleghi che accompagnano alla sepoltura il loro caro».
Anche l’associazione “Amici della Sequoia” ha voluto ricordare il medico prematuramente scomparso. «Sei arrivato in punta di piedi quella mattina di tanti anni fa in quella residenza appena aperta, giovane medico a cui era stata affidata la cura di venti ragazzi disabili che abitavano in quello che allora si chiamava CRH di Legnano, e te ne sei preso cura totalmente, con professionalità e attenzione – è il messaggio di cordoglio letto durante la cerimonia funebre dalla onlus -. Hai cominciato a compilare quelle cartelle ancora vuote scrivendo con quella tua calligrafia chiara e particolare, leggibilissima, come nessun medico ha. Hai preteso di conoscere la storia di ognuno e non solo quella sanitaria perché dicevi che ognuno deve essere curato per quello che è e non solo per quello che ha. I ragazzi ti chiamavano dottor Luca e non avevano paura di te neanche quando indossavi il camice: ora quei ragazzi sono cresciuti, qualcuno non c’è più, ma l’impronta che hai lasciato è rimasta indelebile anche se ormai fa parte dei ricordi. Quando te ne sei andato perché dovevi dedicarti alla cura della gente del tuo paese abbiamo capito: tu, dottor Luca, avevi bisogno di occuparti degli altri, di tanti altri che ascoltavi e accoglievi nell’abbraccio della tua timidezza ma con la certezza di essere curati. Ti arrivi ora il nostro grazie per quello che ci hai dato, sei sempre stato nei nostri ricordi più belli e lo resterai per sempre».
Per la scomparsa del dott. Luca Dell’Acqua a San Giorgio è stata proclamata anche una giornata di lutto cittadino con l’esposizione a mezz’asta delle bandiere del palazzo comunale di piazza IV Novembre e l’invito all’intera cittadinanza ad osservare un minuto di raccoglimento alle 10.30, (orario di inizio dei funerali, ndr) con l’interruzione delle attività lavorative». Dall’amministrazione è arrivato anche un appello a cittadini e associazioni perché esprimano «in forma autonoma la loro partecipazione al lutto cittadino, in segno di raccoglimento e rispetto».
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