10 studenti del liceo d’Arconate e d’Europa volano a Lione per il progetto Transalp
Dal 4 fino al 25 settembre, 10 studenti del liceo d'Arconate e d'Europa sono ospiti a Lione dove vivranno la cultura francese a 360°. A ottobre toccherà ai loro compagni d'oltralpe venire qui in Italia.
La campanella è suonata in Francia per 10 studenti del liceo d’Arconate e d’Europa, coinvolti nel progetto Transalp.
Dal 4 al 25 settembre i ragazzi e le ragazze sono ospiti del Lycée Lumières di Lione, vivendo un’esperienza di mobilità, promossa dal Ministère de l’Éducation nationale e dal Ministero dell’istruzione.
Dalla vita in famiglia alle lezioni a scuola, dallo sport alle visite guidate, gli studenti stanno scoprendo la cultura francese a 360 gradi, vivendo una vera e propria immersione nella lingua e nella società d’oltralpe.
Nel mese di ottobre invece le porte della scuola e delle case italiane si apriranno all’arrivo dei partner di Lione che per tre settimane potranno conoscere l’Italia e le sue peculiarità.
«Il viaggio non è solo un momento di esplorazione di nuovi territori e di arricchimento del proprio bagaglio culturale – sostiene il dirigente scolastico Emanuele Marcora – il viaggiare porta al confronto con l’altro e a una continua scoperta di sé. Attraverso questo processo, si sviluppa nello studente la capacità di aprirsi al nuovo e al diverso, consolidando le proprie competenze personali e sociali».
Una nuova avventura per il Linguistico di Arconate che si è potuta attivare grazie al Dipartimento di Lingue dell’Istituto e agli sforzi della prof.ssa francese Stéphanie Castoldi, che ha fortemente creduto all’iniziativa e che durante la sua visita a Lione ha gettato nuovi ponti per le future collaborazioni tra i due istituti.
«Le esperienze di questo tipo costituiscono un’occasione preziosa per l’apprendimento delle lingue. Gli studenti del liceo d’Arconate e d’Europa hanno iniziato la preparazione di questo scambio alla fine dello scorso anno scolastico quando hanno preso contatti con i compagni francesi – spiega entusiasta la prof.ssa Castoldi – i nostri ragazzi si sono subito messi in gioco e vederli così entusiasti mi rende molto orgogliosa».
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