Nuovo tentativo di lancio per la missione Artemis, l’uomo torna sulla Luna con la Leonardo di Nerviano
Sabato 3 settembre, alle 20.17 ora italiana il prossimo tentativo di lancio per la prima fase della missione Artemis, che riporterà l'uomo sulla Luna
Dopo il rinvio dei giorni scorsi, la NASA ha annunciato per domani, sabato 3 settembre, alle 20.17 ora italiana il prossimo tentativo di lancio per la prima fase della missione Artemis, che porterà una nuova generazione di astronauti sulla Luna 50 anni dopo l’ultima camminata lunare di Eugene Cernan durante la missione Apollo 17 e, per la prima volta, anche una donna. Missione che porta tra le altre la firma della Leonardo di Nerviano, azienda leader nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza che ha contributo allo sviluppo di Orion, il veicolo spaziale che un giorno riporterà l’umanità sul satellite.
Il veicolo, infatti, è dotato non solo della capsula che ospiterà gli astronauti ma anche di un modulo di servizio che fornisce elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua ai viaggiatori, lo European Service Module. E proprio il lavoro di 50 ingegneri e tecnici esperti dello stabilimento di Nerviano della Leonardo ha permesso la realizzazione dei pannelli fotovoltaici che compongono le “ali”da sette metri del modulo, che permetteranno di erogare circa 11kW complessivi per l’alimentazione dell’elettronica di bordo. Sempre a Nerviano sono inoltre state prodotte le unità elettroniche che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale.
Il ruolo della Leonardo e del suo stabilimento nervianese, però, non si esaurirà qui: c’è infatti una serie di ulteriori elementi e progetti richiesti dalle agenzie spaziali per la creazione di un villaggio che faccia da base a chi viaggerà sulla Luna per lavoro o svago e a chi dal satellite dovrà partire per nuove missioni, e la robotica giocherà un ruolo chiave nella sua realizzazione, con bracci e trivelle robotiche in prima linea. Tutte componenti di cui l’azienda sa qualcosa avendo già sviluppato trivelle per missioni di esplorazione di una cometa, di Marte e della Luna stessa e avendo progettato un complesso braccio robotico per il programma Mars Sample Return.
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