L’ex consigliere comunale di Legnano Andrea Grattarola candidato alle elezioni con Italia Sovrana e Popolare
Grattarola nel 2017 si era candidato sindaco alle amministrative di Legnano per il Movimento 5 Stelle ed era stato eletto consigliere comunale
I giochi ormai sono fatti: alle 20 di ieri, lunedì 22 agosto, è scaduto il termine per la presentazione dei nomi dei candidati per i collegi uninominali e delle liste bloccate per i collegi plurinominali in vista delle prossime elezioni. Candidati che, peraltro, per la prima volta saranno gli stessi per tutti i comuni del Legnanese anche ai collegi uninominali come risultato della revisione della geografia del voto innescata dal taglio dei parlamentari. E accanto a quelli di Sara Bettinelli e Riccardo Olgiati, proposti rispettivamente dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, dalle liste spunta anche un altro nome “nostrano”: quello dell’ex consigliere comunale di Legnano Andrea Grattarola, che correrà all’uninominale che comprende il nostro territorio per Italia Sovrana e Popolare.
Grattarola durante la presentazione della candidatura alle amministrative 2017
Classe 1991, Grattarola nel 2017 si era candidato alle elezioni amministrative di Legnano come aspirante primo cittadino nelle file del Movimento 5 Stelle, ottenendo il 7,7% delle preferenze. Eletto consigliere comunale, si era poi dimesso insieme a tutti gli altri consiglieri di opposizione nella primavera del 2019, stagione turbolenta che aveva portato alla caduta della giunta a trazione leghista di Gianbattista Fratus, dando battaglia all’allora amministrazione in prima linea nel Comitato Legalità a Legnano. Uscito dalla scena politica cittadina, l’ex consigliere torna oggi protagonista con Italia Sovrana e Popolare, partito anti-sistema contro Nato, euro e dittatura sanitaria.
Lo scoglio che dovrà superare Grattarola – e non solo – sarà quello della legge elettorale con cui si tornerà alle urne il prossimo 25 settembre, che prevede un sistema elettorale misto. Alla Camera i 400 deputati verranno eletti attraverso 148 collegi uninominali, ovvero in ambiti territoriali dove ogni partito o coalizione potrà presentare solamente un candidato e vincerà chi prenderà almeno un voto in più rispetto agli altri. Altri 244 seggi, invece, verranno assegnati attraverso il sistema proporzionale sulla base delle liste predefinite da partiti e coalizioni. Stesso copione al Senato, dove i 200 seggi saranno ripartiti attraverso 74 collegi uninominali e 122 collegi plurinominali. Si tratta di un sistema elettorale che per i partiti che, come Italia Sovrana e Popolare, correranno da soli alle prossime elezioni rende difficile la vittoria nei collegi uninominali.
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