Da una lato il caldo record che ha spinto chi rimaneva in città a cercare refrigerio con un tuffo, dall’altro le bollette schizzate alle stelle per  l’aumento dei prezzi delle materie prime e per le tensioni legate al prezzo del gas, iniziate già prima dell’invasione russa dell’Ucraina ed esplose con i venti di guerra. È un bilancio in chiaroscuro quello caratterizza la situazione delle piscine negli ultimi mesi, e quelle del Legnanese non fanno eccezione. Dopo averne parlato con Igor Piovesan, amministratore unico di Amga Sport, la società del gruppo Amga cui è affidata la gestione diretta degli impianti di Legnano e Parabiago, abbiamo fatto il punto della situazione anche con Luca Del Bianco, responsabile delle attività di Lombardia Nuoto, gestore della piscina di Busto Garolfo.

Del Bianco, come sta andando la stagione estiva per la piscina di Busto Garolfo?
La stagione estiva di per sé è stata positiva, il caldo ci ha aiutato anche se la situazione Covid ha ancora degli strascichi sulle famiglie e non ci sono stati i numeri di qualche anno fa. Anche economicamente non tutti possono permettersi di venire spesso come prima. Questa estate è andata comunque molto meglio di quella precedente, quando il meteo di certo non è stato dei migliori, anche se da Ferragosto, come succede spesso, con le prime piogge sono cambiate le temperature. Abbiamo ricevuto molti apprezzamenti anche per il livello di pulizia della piscina, che da sempre per noi è un caposaldo e quest’anno è stato ulteriormente potenziato attraverso il ricorso ad un’impresa esterna: oggi si tratta di un aspetto fondamentale.

Dopo la pandemia, quest’anno ci si è messo anche il caro bollette…
La preoccupazione per il caro-bollette c’è, ma noi cerchiamo di fare del nostro meglio proponendo ogni anno qualcosa di diverso: quest’anno abbiamo interamente rifatto il bar estivo e abbiamo implementato il numero di postazioni già posizionate prenotabili. L’impatto, comunque, tra i costi di energia e materie prime e la pandemia è stato devastante: quasi il 40% delle società ha finito per chiudere. Sommati ai ristori simbolici e alla mancata possibilità di lavorare durante la pandemia, i rincari non hanno di certo aiutato. Ci siamo mossi in base alle possibilità offerte ma i bandi hanno messo a disposizione cifre simboliche, che coprono a malapena quello che attualmente è il costo della bolletta del gas di un mese.

Cosa vi aspettate dalla stagione invernale?
La stagione invernale partirà il 1° settembre e ci stiamo attrezzando anche se in realtà non abbiamo mai smesso con i corsi, nemmeno ad agosto, e la vasca interna è già aperta tutte le mattine per il nuoto libero. Con l’inizio di settembre ci sarà anche qualche novità. Ripartiamo con molta voglia e determinazione e con uno staff consolidato che cerchiamo sempre di mantenere unito e compatto. Abbiamo già raccolto delle iscrizioni ma ci aspettiamo più fermento nell’ultima settimana di agosto: ci sarà anche la possibilità di prenotare uno slot orario per chi vuole iscriversi o chiedere informazioni sulla piscina con la stessa piattaforma che utilizziamo per la prenotazione di lettini e ombrelloni. Un adeguamento delle tariffe, però, abbiamo dovuto chiederlo anche se in misura minima: se dovessimo rapportarle al costo della vita dovremmo raddoppiarle, solo il cloro costa 2,5 volte quello che costava fino a qualche tempo fa e di gas non parliamo nemmeno. Il ritocco delle tariffe ci permetterà di non rischiare di chiudere perché abbiamo fatto male i conti.