Emergenza caldo e Covid, impennata nelle richieste di soccorso
La sala operativa regionale del sistema di emergenza cui afferisce il Legnanese ha registrato un aumento di richieste di soccorso superiore al 25%
Salgono le temperature e la curva epidemica e salgono anche le richieste di soccorso (foto di copertina d’archivio). L’emergenza caldo e la quinta ondata della pandemia da Covid-19 nei mesi di giugno e luglio hanno messo a dura prova la macchina dei soccorsi, facendo segnare un netto incremento nelle chiamate ricevute dalle sale operative regionali del sistema di emergenza, che solo nelle province di Varese, Como e Lecco – nel cui ambito l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza ricomprende anche il Legnanese – hanno registrato un aumento superiore al 25%, passando da una media giornaliera di 550 negli anni precedenti ad una media quotidiana di 700 in questi ultimi mesi.
«Dal mese di giugno 2022 le Sale Operative Regionali Emergenza Urgenza di AREU Lombardia stanno registrando un incremento nel numero di richieste di soccorso sanitario, più elevate rispetto a quelle osservate durante lo stesso periodo degli anni 2019, 2020 e 2021 – spiegano dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, che garantisce il coordinamento intraregionale e interregionale, l’indirizzo, la gestione, lo svolgimento, il monitoraggio della rete dell’emergenza urgenza extra ospedaliera e del Servizio NUE 112 -. Questa situazione è evidente su tutto il territorio regionale. Quanto osservato ha due diverse motivazioni: da una parte le temperature più elevate rispetto alla media stagionale, dall’altro la prevalenza di pazienti Covid più alta rispetto a quella degli anni precedenti. La popolazione più frequentemente soccorsa per motivi non traumatici è quella fragile, ovvero composta da soggetti di età superiore ai 65 anni affetti da patologie croniche».
L'”impennata” nelle richieste di soccorso, peraltro, a catena si ripercuote anche sugli ospedali e soprattutto sui reparti di pronto soccorso. Non fa eccezione l’Ospedale di Legnano: basti pensare che nel pomeriggio di giovedì 28 luglio in base ai dati forniti da “Salutile Pronto Soccorso”, l’app di Regione Lombardia tramite la quale è possibile consultare l’elenco di tutti i pronto soccorso del territorio lombardo, conoscere il numero di persone in coda in un dato momento e l’indice di affollamento, il pronto soccorso di via Papa Giovanni Paolo II risultava – come succede quasi costantemente – sovraffollato, con oltre 50 pazienti in trattamento (di cui cinque in codice rosso e quindi in condizioni molto critiche e 25 in codice giallo) e 12 in attesa.
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