Consumo di suolo, nel Legnanese in un anno 2 ettari di cemento in più
Nel 2021 il consumo di suolo annuale netto più alto nel Legnanese è stato registrato a Legnano, con 1,23 ettari di territorio "coperto" in più
Due ettari di cemento in più in un anno. È questa l’istantanea relativa alla situazione del Legnanese che emerge dall’edizione 2022 del rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente su “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, i cui dati mettono nero su bianco che San Giorgio su Legnano è tuttora il comune del nostro territorio dove più ettari di terreno sono stati “coperti” in modo artificiale mentre Dairago si conferma il paese più “virtuoso” sotto questo profilo.
I dati del Legnanese parlano di numeri in rialzo persino rispetto alla media della Città Metropolitana, che si attesta su una percentuale del 31,7% di suolo consumato, superata in Italia solo da quella registrata in provincia di Napoli (34,6%) e in provincia di Monza e Brianza (40,7%). Su 49.944 ettari di suolo consumati a Milano e hinterland (85 ettari in più nel solo 2021), 4.076,6 si trovano proprio nel Legnanese: la “maglia nera” come dicevamo è San Giorgio su Legnano, dove il consumo di suolo è arrivato al 62,3% della superficie amministrativa del comune, ma superano la media provinciale anche Legnano (56,3%), Canegrate (48%), San Vittore Olona (46,5%), Rescaldina e Villa Cortese (44,7%), Parabiago (42,3%), Cerro Maggiore (39,5%) e Nerviano (36,3); rimangono al di sotto della media di Palazzo Isimbardi, invece, i numeri a Busto Garolfo (28,7%) e Dairago (26,4).
La “classifica” cambia se teniamo in considerazione, anziché gli ettari consumati rispetto alla superficie amministrativa degli undici comuni del nostro territorio, i metri quadri di cemento, o comunque di coperture artificiali per ogni abitante nei diversi comuni: il picco in questo caso si registra a Nerviano (284,45 mq), seguita da Cerro Maggiore (267,28 mq), Busto Garolfo (266,69 mq), Villa Cortese (257,96 mq), Rescaldina (254,8 mq), Dairago (234,98 mq), Parabiago (217,5 mq), Canegrate (202,38 mq), San Giorgio su Legnano (202,26 mq), San Vittore Olona (195,55 mq) e Legnano (166,87 mq).
I dati resi noti dall’ISPRA certificano come a livello nazionale certificano come anche nel 2021 il consumo di suolo abbia continuato «a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate», con gli incrementi maggiori registrati proprio in Lombardia con 883 ettari in più: «Con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo torna a crescere e nel 2021 sfiora i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno – spiega l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale -. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato».
La percentuale di consumo di suolo in Lombardia al 2021
Nel nostro territorio le buone notizie sul fronte del consumo di suolo annuale nel 2021 arrivano da Cerro Maggiore, Dairago e San Giorgio su Legnano, dove il consumo di suolo netto – valutato attraverso il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici agricole, naturali e seminaturali dovuti a interventi di recupero, demolizione, de-impermeabilizzazione, rinaturalizzazione o altro – è pari a zero. Il risultato peggiore, invece, è quello di Legnano, dove in un anno sono stati consumati 1,23 ettari di suolo.
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