L’epilogo era già nell’aria da quando ad aprile dello scorso anno la multinazionale aveva annunciato la possibilità di chiudere lo stabilimento di via Pasteur. Ora per la filiale di Nerviano di Teva, però, è arrivato metaforicamente il colpo di grazia: l’azienda farmaceutica ha definitivamente deciso di abbassare la saracinesca in paese e lo farà entro il 2024.

«La decisione di rimuovere questo sito dal network operativo globale è il risultato di una revisione complessiva della rete produttiva per ottimizzarne l’efficienza, evitare eccessi di capacità produttiva, ridurre i costi e allineare meglio la produzione alla reale domanda del mercato – spiegano dall’azienda -. Sebbene questa possibilità sia già stata annunciata più di un anno fa, Teva nel frattempo ha fatto molti sforzi per trovare un partner strategico adatto per questo sito. Nonostante numerosi incontri e analisi (due diligence) con diversi potenziali partner, purtroppo non è stato trovato un acquirente adatto per concretizzarne la cessione».

L’ultimo presidio davanti allo stabilimento Teva a Nerviano

E ora purtroppo per i 293 lavoratori ancora in forza allo stabilimento Teva di Nerviano che proprio ieri, giovedì 21 luglio erano tornati ad incrociare le braccia chiedendo risposte e soluzioni per il loro futuro e la scorsa settimana avevano fatto sentire la propria voce anche in un consiglio comunale aperto, è solo questione di tempo. «È previsto che il processo di chiusura avvenga gradualmente e che venga completato con le attività di smantellamento e pulizia entro il 2024 – aggiungono dalla multinazionale, assicurando l’operatività degli altri quattro siti produttivi presenti in Italia e della sede commerciale e il rispetto degli accordi presi con pazienti ed operatori sanitari -. Teva svolgerà tutti i passaggi necessari per adempiere agli obblighi che ha nei confronti dei propri dipendenti e della comunità. Questa difficile decisione è stata presa per ragioni commerciali e non è legata a prestazioni o qualità del sito produttivo di Nerviano».