Gianluigi Nuzzi a Parabiago per l’ultimo appuntamento con “Dialogando”, rassegna promossa dall’assessorato alla cultura per provare a capire in tempo in cui viviamo attraverso il punto di vista degli ospiti che dal 30 giugno si sono succeduti sul palco a cielo aperto di Villa Corvini.

Il conduttore di “Quarto Grado” giovedì 21 luglio dalle 21 dialogherà nel salotto all’aria aperta della città della calzatura con Carolina Sardelli, giornalista di TgCom24, intorno al tema de “I predatori (tra noi) – Soldi, droga, stupri: la deriva barbarica degli italiani”, ultimo libro del giornalista, chiudendo la rassegna che avrebbe invece dovuto proseguire e concludersi il 28 luglio con una serata con protagonisti Paolo Del Debbio e Claudio Brachino, annullata per problemi personali dell’autore.

«“Dialogando” nasce come nuova proposta culturale della città di Parabiago, studiata con un format televisivo per dare la possibilità al pubblico di intervenire – spiega l’assessore alla cultura Barbara Benedettelli -. Si sa che, come ogni nuova iniziativa, occorre del tempo per essere conosciuta, ma siamo felici che sia già stata apprezzata dai cittadini, anche se con qualche timidezza iniziale. Chi ha seguito gli appuntamenti, è stato coinvolto e stimolato personalmente ad intervenire, molte le domande e le curiosità poste, ne siamo lieti. Giovedì Gianluigi Nuzzi toccherà temi scottanti che riguardano tutti, sarà molto interessante ascoltare e interrogarsi. Sarà l’ultimo appuntamento di “Dialogando” di quest’anno, al netto delle proposte dello spin off già in calendario (in programma per domenica 21 agosto, in occasione della Giornata mondiale dell’imprenditore, con ospite Enzo Mari che presenterà la sua autobiografia “Una vita in corsa – con la passione dentro”, ndr). Il progetto di questa rassegna vuole essere, infatti, ambizioso e crescere nel tempo con appuntamenti sempre più stimolanti dal punto di vista culturale, perché cultura e informazione accompagnano i cambiamenti che viviamo aiutandoci a comprendere meglio il mondo in cui stiamo».