Piano Cave, tra i banchi del consiglio regionale anche il recupero della ex Cava Solter
Durante la discussone sul Piano Cave, il consiglio regionale ha affrontato anche il tema legato al recupero della ex Cava Solter attraverso un ordine del giorno del M5S
Minor consumo di suolo, riduzione degli ambiti estrattivi e dei volumi di inerti estratti, adeguate garanzie sulle compensazioni ambientali e sulla lotta alle infiltrazioni malavitose. Questi gli elementi salienti del “Nuovo Piano cave della Città Metropolitana di Milano per il settore merceologico della sabbia e ghiaia” approvato nei giorni scorsi all’unanimità dal consiglio regionale su proposta del presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase.
Durante la discussone sul documento, il consiglio regionale ha affrontato anche il tema legato al recupero della ex Cava Solter attraverso un ordine del giorno presentato dal consigliere Massimo De Rosa. «L’assessore Cattaneo ha evidenziato due aspetti importantissimi – ha spiegato il consigliere a valle della discussione -. Il primo che Regione Lombardia conferma la linea del M5S secondo cui, a meno di un ricorso di Solter in Consiglio di Stato, eventuali altre proposte sulla riqualificazione della cava dovranno passare per un nuovo iter autorizzativo in Città Metropolitana. Il secondo è che un nuovo iter prevede la necessaria concertazione del progetto con i comuni di Busto Garolfo e Casorezzo e il Plis del Roccolo. A questo punto Città Metropolitana non può non tenere conto dell’interpretazione e del parere espresso da Regione Lombardia: il nuovo piano di recupero deve essere concordato con i Comuni. Ci aspettiamo pertanto che agisca di conseguenza».
«Bene inoltre il fatto che l’assessore all’Ambiente Cattaneo abbia recepito anche le altre nostre indicazioni – ha aggiunto De Rosa -. Spiegando come il “Piano Cave” regionale valuti positivamente, tra i possibili riusi dell’area, la trasformazione in verde pubblico, garantendo comunque la presenza di una zona con caratteristiche di naturalità a favore dello sviluppo ecologico e faunistico locale. Oppure, in alternativa, sia valutata la possibilità dell’installazione di un campo fotovoltaico a favore dei cittadini dei comuni di Casorezzo e Busto Garolfo».
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