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Un secolo di storia per il Corpo musicale S. Cecilia di Rescaldina: «Ci tiene uniti la passione»

Per festeggiare i cento anni di storia il Corpo musicale S. Cecilia 1922 di Rescaldina sabato 2 luglio terrà un concerto in piazza Don Arioli a Rescalda

corpo musicale s. cecilia 1922 rescaldina

Traguardo storico per il Corpo musicale S. Cecilia 1922 di Rescaldina, che quest’anno spegnerà metaforicamente cento candeline sulla torta festeggiando il suo primo secolo di vita. Nato il 3 settembre 1922 come fanfara dell’oratorio da un’idea di don Luigi Belloni e diventato corpo musicale cittadino tre anni dopo sotto la presidenza di Edmondo Malacrida, il Corpo musicale S. Cecilia 1922, che proprio nei mesi scorsi ha rinnovato il direttivo, conta ad oggi 18 componenti e sabato 2 luglio festeggerà il centenario con un concerto gratuito patrocinato dal comune in piazza Don Arioli a Rescalda, che potrebbe trovare eco nei prossimi mesi in altri appuntamenti.

Ed è alla viglia di questo appuntamento che LegnanoNews ha scambiato quattro chiacchiere con la presidente Annalisa Castrignano.

Presidente, qual è la ricetta per arrivare ad un traguardo importante come questo?

C’è un aneddoto significativo rispetto a questa domanda. Di recente c’è stato tra i componenti del corpo musicale con più esperienza uno scambio di idee piuttosto vivace al quale ha assistito anche una ragazza che fa parte del gruppo relativamente da poco: l’episodio sulle prime è parso spiacevole, ma poi parlandone lei stessa ha sottolineato come invece da quel confronto avesse capito quanto, seppure con idee diverse, tutti tengano alla banda. Quindi penso che siano proprio la passione e la voglia di portare avanti il progetto anche davanti alle criticità ad averci permesso di arrivare fin qui, nonostante le difficoltà non manchino soprattutto nel “reclutare” i più giovani oggi che le generazioni stanno cambiando. Devo dire, comunque, che al nostro interno abbiamo un gruppo di giovani molto unito che ci supporta e capisce il valore di questo patrimonio storico.

corpo musicale s. cecilia 1922 rescaldina

Che ruolo ha, oggi, un corpo musicale cittadino?

Sicuramente quello di tenere viva la tradizione musicale e la memoria storica durante le diverse manifestazioni che caratterizzano la vita del paese, alle quali la partecipazione dei giovani, al netto della sensibilizzazione portata avanti dalle scuole, purtroppo non è molto nutrita. Al giorno d’oggi, poi, in una realtà dove per i ragazzi è ormai tutto digitalizzato, suonare uno strumento è un’attività manuale che li avvicina alla loro realtà territoriale e gli permette di vivere il paese. Cerchiamo anche di diffondere per quanto possibile la cultura musicale: l’Italia da questo punto di vista è un po’ arretrata, anche a scuola purtroppo, a mio parere, non c’è un’attenzione abbastanza marcata rispetto alla musica e all’arte, e noi contribuiamo come possiamo.

corpo musicale s. cecilia 1922 rescaldina

Parlava prima della difficoltà che affronta il corpo musicale…Come avete affrontato la pandemia?

Il nostro maestro si è prestato a fare lezione online e ci collegavamo da remoto due volte alla settimana: al venerdì per il solfeggio e al sabato per suonare un pezzo a testa. Certo, non è la stessa cosa anche perché lo spirito che lega la banda è proprio quello dello stare insieme, ma è stato un modo per non perderci di vista. Confrontandoci con altri corpi musicali della zona, infatti, abbiamo avuto conferma che il Covid è stato purtroppo un forte incentivo ad abbandonare per gli elementi meno determinati.

corpo musicale s. cecilia 1922 rescaldina

Cosa significa rappresentare il corpo musicale nel momento in cui arriva al suo primo secolo di storia?

Portare avanti il progetto su cui si regge il corpo musicale non è semplice e a volte la tentazione di lasciar perdere può essere forte. Ma siamo animati da un forte senso di responsabilità davanti ad una realtà che esiste da cento anni e alla quale in molti hanno dedicato tempo e passione e anche dal rispetto per un’iniziativa in cui tante persone hanno creduto prima di noi, e vogliamo farla continuare al meglio.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Giugno 2022
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