Siccità, a San Giorgio giro di vite contro gli sprechi di acqua
L'ordinanza del sindaco contro la siccità suggerisce anche di limitare l'uso dei condizionatori, soprattutto di notte e nella stanze meno usate
Stop al lavaggio delle auto e dei cortili, all’annaffiatura di orti e giardini e al riempimento di piscine dalle 7 alle 21 contro la siccità. Dopo il decreto con cui il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale fino al prossimo 30 settembre per fronteggiare la crisi idrica, San Giorgio su Legnano ha optato per un giro di vite rispetto all’utilizzo dell’acqua e il sindaco Claudio Ruggeri ha messo nero su bianco le regole alle quali i cittadini dovranno attenersi in un’ordinanza ad hoc, come peraltro caldeggiato proprio dal Pirellone.
Piazza IV Novembre, a causa «della forte siccità» e della «conseguente carenza idrica che sta caratterizzando l’attuale periodo», ha deciso di «adottare misure finalizzate a governare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i fabbisogni primari per l’uso alimentare, domestico ed igienico». E in quest’ottica ha imposto a tutta la cittadinanza di evitare dalle 7 alle 21 «l’innaffiamento di orti e giardini, il lavaggio di aree cortilizie piazzali, il lavaggio di veicoli privati (con l’eccezione degli autolavaggi, ndr) e il riempimento di piscine private ad uso domestico».
Con l’ordinanza a firma del primo cittadino è arrivato anche l’invito ai cittadini «ad un uso razionale e corretto dell’acqua» per evitare «inutili sprechi», ad esempio controllando che gli impianti idrici e di irrigazione funzionino correttamente, usando frangigetto per i rubinetti, attrezzando i sistemi di irrigazione con meccanismi a goccia, temporizzatori e sensori di umidità, utilizzando lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, preferendo la doccia al bagno, chiudendo i rubinetti quando ci si lava i denti o ci si rade, usando l’acqua corrente solo per il risciacquo e non per il lavaggio di piatti e verdure e l’acqua di cottura per annaffiare le piante e ricorrendo il più possibile a fonti idriche alternative per l’innaffiamento di campi sportivi in terra battuta.
Non solo. Contro la siccità il provvedimento suggerisce anche di limitare l’uso dei condizionatori, di impostare la temperatura dell’aria condizionata a non meno di 27 gradi, di controllare almeno una volta all’anno i filtri degli impianti, di abbinare o alternare l’uso di ventilatori e di limitare l’accensione nelle ore notturne e nelle stanze poco utilizzate.
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