Festa della Birra da “sold out” a Rescaldina: «Oltre ogni aspettativa nonostante le incognite»
Nei weekend tra i tavoli della 19° edizione della Festa della Birra di Rescaldina c'è stato un turn over che ha coinvolto tra le 600 e le 700 persone
La Festa della Birra è tornata dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia, ed è stato subito “sold out” per quello che è a tutti gli effetti uno degli appuntamenti più attesti dell’anno a Rescaldina, che anche per la 19° edizione ha portato in paese dieci giorni di festa all’insegna di birra, musica e buon cibo con la regia della Pro Loco.
Nella nuova location della sede Pro Loco di via Baita grazie alla Festa della Birra si sono alternati nel primo weekend il concerto della cover band Turno di Notte, il tributo a Zucchero degli SugarLive e il tributo a Carboni e Antonacci dei 2 Happy, per poi proseguire la settimana successiva con tre serate di risate e chiacchiere tra amici senza musica e il torneo di beer pong e riaccendere le casse per il gran finale con il tributo a Vasco Rossi dei Vasco 52, la party band dei Telesuono e il concerto funky pop dei Memo, ultimo appuntamento in cartellone dopo la mattinata di crossfit a tutta birra.
Forte di una macchina organizzativa che ha mosso in tutto una cinquantina di volontari, inoltre, anche quest’anno la festa ha proposto insieme alla musica i piatti che l’hanno resa popolare in paese, come grigliate miste, costate, stinco di maiale, pollo alla birra, panini con wurstel e salamella, chicken nuggets, big burger, brezel e patatine fritte. E che tutto questo a Rescaldina fosse mancato lo dicono i numeri, che nelle sere di punta ha visto tra i tavoli della Festa della Birra un turn over che ha coinvolto tra le 600 e le 700 persone. Con tanto di birra o bibita offerta ai “vicini di casa” dagli organizzatori per scusarsi del disagio inevitabilmente arrecato nonostante orari e volume in regola per la musica: invito che in molti hanno accettato «non solo e non tanto per la birra gratis, ma proprio perché hanno apprezzato il gesto di sensibilità».
«La festa è andata al di là di ogni più rosea aspettativa nonostante le grosse incognite, dai due anni senza manifestazione per il Covid al cambio di location – sottolinea Egidio Ronchi, vicepresidente della Pro Loco, che ringrazia «tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento e chi ha creduto nell’associazione ed è venuto a trovarci riconoscendo il lavoro» che sta dietro una manifestazione come la Festa della Birra -. La soddisfazione che abbiamo riscontrato nelle persone che hanno partecipato alle serate ci ha stupito: l’ambiente raccolto, se vogliamo familiare, ha richiamato un pubblico molto variegato che ha spaziato dalle famiglie alle compagnie di ragazzi e c’è stato chi, complici probabilmente anche il meteo, i prezzi convenienti e la buona cucina, è tornato tutte le sere, anche durante la settimana. Avevamo a disposizione 338 posti a sedere contro i 550 del campo sportivo e anche se abbiamo cercato di recuperare più tavoli possibile in alcune serate non sapevamo letteralmente dove mettere le persone. Temevamo che la condivisione dei tavoli fra persone che non si conoscevano potesse creare qualche imbarazzo, ma in realtà abbiamo notato che la cosa ha entusiasmato le persone e ne siamo stati contenti. Anche i gruppi musicali che hanno suonato sono stati apprezzati».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.