Siccità, nel Legnanese due terzi di pioggia in meno rispetto allo scorso anno: “Evitiamo sprechi”
La Protezione Civile di Legnano ha reso noto che da inizio anno sono caduti solo 128mm di acqua a fronte di una media annua di 1.200mm. Dati preoccupanti anche quelli rilevati dalle stazioni meterologiche di Rescaldina e Canegrate
Sono dati preoccupanti quelli rilevati dalle stazioni meterologiche del legnanese. In occasione della “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità” che è stata celebrata il 17 giugno, il gruppo di Protezione Civile di Legnano ha reso noto che «da inizio anno sono caduti solo 128mm di acqua (calcolata in un metro quadro) a fronte di una media annua di 1.200mm». La stazione meteorologica di riferimento è quella di via Venezia, . «Per prevenire la desertificazione e contrastare la siccità – l’appello delle tute gialle – è buona cosa avere alcuni piccoli accorgimenti anche nella vita di tutti i giorni cercando ad esempio di evitare inutili sprechi d’acqua o limitarne l’uso».
La stazione meterologica di Canegrate ha rilevato che da inizio anno sono caduti 175 mm di acqua dall’inizio dell’anno ad oggi, mentre stando media degli ultimi anni, la misura dovrebbe essere almeno intorno ai 400-450 mm. Un’altra stazione è presente a Rescaldina dove da inizio anno sono caduti 138,2 di acqua. Lo scorso anno nello stesso periodo i mm di acqua erano 473,4. Di seguito la riflessione del presidente del gruppo di Protezione Civile di Legnano, Giuliano Prandoni
L’acqua è un bene che tutti sottovalutiamo, come se fosse una fonte inesauribile. Basta aprire il rubinetto ed è subito disponibile. Questo negli anni ci ha portato a considerare il suo consumo come un fattore non importante, del tutto marginale rispetto quello del gas, dell’energia elettrica o alla benzina. Probabilmente nel Sud Italia le persone sono più abituate a contingentare l’acqua, pertanto a porre più attenzione al suo consumo. Qui al nord è invece la cultura del risparmio idrico deve ancora entrare nella mente di tutte le persone. Siamo abituati a farci lunghe docce anche più volte al giorno, anche in inverno; a tenere rubinetti aperti a lungo anche solo per sciacquarci le mani; a “fare lavatrici” in continuazione…. senza parlare delle industrie e dei comuni che spesso hanno reti idriche malandate che presentano perdite enormi nel terreno.
Dobbiamo imparare che l’acqua è un bene ancor più prezioso dell’energia, perché è dall’acqua che dipende la nostra stessa vita. È un concetto difficile da interiorizzare, tanto che non basta nemmeno vedere per esempio le crescenti migrazioni di persone che per poter sopravvivere scappano da interi territori dell’africa, ormai aridi. Siamo abituati a pensare che tutto il brutto accada sempre agli altri, mai a noi, e viviamo come se certe cose non dovessero mai toccarci! Non bastano la televisione, la radio, i social, che ci infarciscono di notizie eclatanti a cui non ci si fa più caso se non per curiosità di cronaca!
Ma devono essere insegnamenti fondamentali necessariamente trasmessi a partire dai più piccoli, anche e soprattutto nelle scuole, con programmi e tecniche non casuali, ma studiate per l’educazione all’ambiente di cui l’acqua ne è l’elemento principale.L’acqua è un bene che tutti sottovalutiamo, come se fosse una fonte inesauribile. Basta aprire il rubinetto ed è subito disponibile. Questo negli anni ci ha portato a considerare il suo consumo come un fattore non importante, del tutto marginale rispetto quello del gas, dell’energia elettrica o alla benzina.
Probabilmente nel Sud Italia le persone sono più abituate a contingentare l’acqua, pertanto a porre più attenzione al suo consumo.
Qui al nord è invece la cultura del risparmio idrico deve ancora entrare nella mente di tutte le persone.
Siamo abituati a farci lunghe docce anche più volte al giorno, anche in inverno; a tenere rubinetti aperti a lungo anche solo per sciacquarci le mani; a “fare lavatrici” in continuazione…. senza parlare delle industrie e dei comuni che spesso hanno reti idriche malandate che presentano perdite enormi nel terreno. Dobbiamo imparare che l’acqua è un bene ancor più prezioso dell’energia, perché è dall’acqua che dipende la nostra stessa vita. È un concetto difficile da interiorizzare, tanto che non basta nemmeno vedere per esempio le crescenti migrazioni di persone che per poter sopravvivere scappano da interi territori dell’africa, ormai aridi. Siamo abituati a pensare che tutto il brutto accada sempre agli altri, mai a noi, e viviamo come se certe cose non dovessero mai toccarci! Non bastano la televisione, la radio, i social, che ci infarciscono di notizie eclatanti a cui non ci si fa più caso se non per curiosità di cronaca! Ma devono essere insegnamenti fondamentali necessariamente trasmessi a partire dai più piccoli, anche e soprattutto nelle scuole, con programmi e tecniche non casuali, ma studiate per l’educazione all’ambiente di cui l’acqua ne è l’elemento principale.
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