Busto Garolfo punta su un bando regionale per portare in paese un centro di riuso
Il centro del riuso punta a coniugare una gestione responsabile dei rifiuti con l'aiuto ai cittadini in difficoltà e la creazione di nuovi posti di lavoro
Busto Garolfo punta su un bando regionale per portare in paese un centro di riuso, struttura che punta a superare la cultura dell'”usa e getta” e promuovere il riutilizzo dei beni usati prolungandone la vita e riducendo la quantità di rifiuti da avviare allo smaltimento, sostenendo allo stesso tempo le fasce della popolazione più fragili e le organizzazioni no profit che potrebbero ottenere attraverso il centro beni usati ma funzionanti e in buone condizioni.
Nei piani di Palazzo Molteni il nuovo centro dovrebbe sorgere su uno spazio già di proprietà del comune e vicino alla piattaforma ecologica, con un accesso indipendente da una traversa di via dell’Industria, andando peraltro così a riqualificare un’area dismessa in zona industriale: tra le due strutture, comunque, è previsto un collegamento potenziale. Il centro del riuso sarà dotato di un fabbricato da destinare ad ufficio con uno spazio che faccia da deposito per i beni che necessitano di essere conservati all’interno – che verrà realizzato con un container rigenerato, senza strutture fisse in muratura – e di una tettoia attrezzata con scaffalature per i materiali riutilizzabili non deperibili.
«Il centro riuso è un servizio che il comune metterà a disposizioni dei cittadini e che porta ad una gestione dei rifiuti domestici attenta, responsabile e virtuosa dal punto di vista ecologico con la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, soprattutto gli ingombranti, offrendo l’occasione di estendere la vita degli oggetti – sottolinea l’assessore all’ecologia Patrizia Campetti -. È un esempio concreto di economia circolare e solidale con attenzione sia all’aspetto sociale per aiutare famiglie e cittadini in difficoltà che potranno attingere al centro del riuso gratuitamente, sia a quello occupazionale creando nuovi posti di lavoro. È un progetto ambizioso, molto voluto dalla nostra amministrazione che speriamo di poter realizzare cogliendo questa occasione del bando regionale».
Il nuovo centro del riuso sarebbe il primo sul territorio che afferisce al Consorzio dei comuni dei Navigli, andando così a mettere a disposizioni anche degli altri enti locali un servizio sovracomunale, ed è nei pensieri dell’amministrazione guidata da Susanna Biondi già da tempo. «Siamo riusciti a preparare e a presentare il progetto grazie al lavoro attento e scrupoloso del Consorzio dei comuni dei Navigli – aggiunge l’assessore alla partita – e siamo riusciti a partecipare la bando perché il progetto in realtà era già stato impostato e portato avanti dal consorzio su sollecitazione dell’amministrazione, riuscendo a cogliere questa opportunità che ha concesso un tempo di partecipazione di poco più di 40 giorni».
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