Nuovo campus scolastico a Nerviano, l’ex sindaco Cozzi: «Opera faraonica, tante perplessità»
Dai costi alla demolizione di «un pezzo di storia», tanti dubbi della precedente amministrazione sul progetto per il nuovo campus scolastico di Nerviano
Che il progetto per un nuovo campus scolastico tra via Roma, via Diaz e via da Vinci a Nerviano avrebbe fatto discutere la politica cittadina, lo si era intuito fin da quando se n’era parlato la prima volta. Se ancora ci fosse stato qualche dubbio, l’ultima seduta consiliare è bastata a fugarli: quello che per la maggioranza di Daniela Colombo è di fatto una chiave di volta del mandato iniziato ad ottobre dello scorso anno, è un azzardo per la precedente amministrazione.
Progetto da 16 milioni di euro per il nuovo campus scolastico in via Roma a Nerviano
In primis dal punto di vista economico. «Si parla di cifre veramente importanti, 4,3 milioni di euro di risorse di bilancio solo per l’abbattimento – ha sottolineato l’ex primo cittadino Massimo Cozzi, oggi capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, a valle del consiglio comunale -. In più abbiamo fortissimi dubbi che verrà finanziata l’intera cifra richiesta, e ci chiediamo se dovesse arrivare solo un contributo parziale dove l’amministrazione pensa di trovare le altre risorse. Se invece il finanziamento non dovesse arrivare del tutto, vorremmo capire in che modo verrebbe realizzata l’opera: si blinderebbe il bilancio del comune per anni e per una sola opera, escludendo altri interventi importanti».
Per il gruppo di opposizione, inoltre, la strada da seguire sarebbe stata quella di un intervento a lotti. «Stiamo ancora valutando il progetto, daremo un giudizio complessivo una volta che sapremo se arriveranno i finanziamenti, ma abbiamo fortissimi dubbi sull’utilità dell’opera – ha proseguito Cozzi -. Si potrebbe optare per un intervento a lotti ristrutturando l’edificio attuale – come avevamo già iniziato a fare e come avremmo avuto intenzione di continuare a fare -, mettendo a norma le scuole ma evitando disagi ad alunni, maestre e famiglie: dove verranno spostati gli oltre 800 alunni delle scuole di via Roma e di via Diaz durante i lavori?».
I dubbi di Lega, GIN e Con Nerviano, insomma, sono tanti, e non riguardano solo i costi. «L’amministrazione sostiene che si spenda meno ad abbattere e ricostruire, ma la scuola primaria di via Roma ha festeggiato i 70 anni e non c’è solo la questione economica da valutare, è anche un pezzo di storia del paese e c’è un discorso affettivo – ha concluso Cozzi -: la maggior parte dei cittadini l’ha frequentata, vederla abbattere fa male al cuore. E poi che futuro avranno le scuole delle frazioni? Siamo in una fase di trend demografico in decrescita, in questo momento si fa fatica a creare le prime classi. Senza contare che, in attesa di quest’opera faraonica, vorremmo capire come intendono intervenire sulle altre strutture scolastiche. Le perplessità sono tante, se fossimo stati rieletti avremmo avuto altre priorità».
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