Busto Garolfo apre al turismo nella zona dell’ex lavatoio lungo il Villoresi, primi passi per la riqualificazione
La giunta ha approvato il progetto di fattibilità per la riqualificazione del terreno lungo l'alzaia del Canale Villoresi nella zona dell'ex lavatoio
L’idea circola per i corridoi di Palazzo Molteni già da tempo, tanto che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 Busto Garolfo aveva tentato anche di inserirla nel “maxi progetto” da oltre 100 milioni di euro con cui l’Alto Milanese aveva fatto rete nel tentativo di aggiudicarsi i fondi del PNRR. E anche se quei fondi non sono mai arrivati nelle casse comunali, il proposito è più vivo che mai, e infatti la giunta guidata da Susanna Biondi nei giorni scorsi ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica, primo passo per riqualificare il terreno di proprietà comunale lungo l’alzaia del Canale Villoresi nella zona dell’ex lavatoio.
L’area interessata dall’intervento si trova a sud del canale, vicino al ponte di legno che collega la pista ciclo-pedonale con il viale dei Tigli e il cimitero comunale, sulla sponda opposta dell’antico lavatoio: si parla in tutto poco meno di 6mila metri quadri, che attualmente si presentano come terreno incolto. Lo scopo del progetto al quale sta lavorando l’amministrazione è quello di riqualificare lo spazio verde attualmente inutilizzato per valorizzarlo in ottica ambientale, turistica e ricreativa, «realizzando una struttura da dare in gestione ad un soggetto terzo da individuare tramite successivo bando di gara» che faccia principalmente da area ristoro, con spazi coperti e aree esterne che creino un punto di ritrovo lungo l’alzaia.
La costruzione prevista dal progetto preliminare che ha incassato il placet della giunta sarà comunque «un’architettura in grado di inserirsi armoniosamente nel contesto paesaggistico – come si legge nel documento – […] che riprende la morfologia delle principali cascine lungo il corso d’acqua», e troverà casa nell’area nord-ovest del terreno, vicino al corso d’acqua: per farle spazio sarà necessario abbattere diversi alberi, che però saranno compensati con nuove piantumazioni in altre zone del terreno. Il progetto prevede anche di interrare un breve tratto della roggia che scorre parallela alla pista ciclabile, realizzando un sistema di gradonate a prato, una scala e una rampa in terra battuta dalle quali si potrà accedere alla nuova struttura i tre modi diversi.
Tutto nei piani della giunta dovrà essere realizzato con materiali «riciclabili e reversibili, per fare in modo che l’edificio, nel caso in futuro non sia più utilizzato, possa essere smantellato e riciclato, ripristinando l’area nello stato attuale senza creare un danno ambientale». Nel resto dell’area vicina all’ex lavatoio, poi, il progetto, che ipotizza un costo complessivo di poco superiore a 200mila euro, prevede la possibilità di realizzare «ulteriori spazi che possano implementare l’offerta ricettiva», come aree gioco per bambini, un campo da beach volley su prato o su sabbia, una zona destinata a picnic o eventi all’aperto e infine zone dedicate all’installazione di strutture temporanee, come gazebo o piccoli conteiner, che possano ampliare le funzioni dell’area con attività come il noleggio di biciclette e il cambio e la ricarica bici elettriche.
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