A Nerviano torna la Cur Cui Ran, in 1.200 di corsa per le strade di Villanova
Dopo lo stop per la pandemia, Nerviano ha riabbracciato la Cur Cui Ran, corsa non competitiva che ogni anno richiama centinaia di partecipanti
Il 2 giugno da sempre per Nerviano è sinonimo di Cur Cui Ran, la gara podistica non competitiva che ogni anno richiama centinaia di partecipanti da tutto il circondario. E quest’anno per le strade di Villanova la festa è stata ancora più grande, anche perché quando tre anni fa la corsa ha tagliato il traguardo della decima edizione nessuno poteva immaginare che sarebbero passati due anni prima di rivedere le ranocchie dell’omonima associazione sportivo-culturale lungo il percorso, in un ritorno in grande stile che ha richiamato circa 1.200 corridori.
Come nelle precedenti edizioni anche quest’anno la Cur Cui Ran si è snodata su tre diversi percorsi: uno da 12 chilometri, uno da poco più di 7 e uno da 1 chilometro per i più piccoli, che anche quest’anno sono stati numerosissimi sulla linea di via. Tra gli uomini a tagliare il traguardo per primi sull’anello di gara più lungo sono stati Roberto Patuzzo e Andrea Soffientini, che hanno concluso la gara quasi appaiati, seguiti da Davide Vitali. Tra le donne, invece, la prima a concludere il percorso è stata Nicol Coppa, seguita da Mara Galvani e Sara Pascucci. Premiati anche i cinque gruppi più numerosi: Salute e movimento, che ha partecipato con 71 iscritti, Atletica Nervianese, che ne ha schierati 49, Whisky Group Vanzago, al via con 40 portacolori, Azzurra Garbagnate con 34 iscritti e Crai Italtel con 17.
«Non vedevamo l’ora di tornare e abbiamo riscontrato un entusiasmo che non ci aspettavamo dalla gente – è il commento soddisfatto di Marco De Bosio, presidente dell’associazione Cur Cui Ran -: abbiamo fatto il pieno con 1.200 partecipanti. Sono stati giorni molto impegnativi, ma siamo riusciti a proporre un percorso molto ordinato con tre ristori. Un grazie va ai tantissimi volontari che ci hanno sostenuto, ci hanno consentito di riproporre la corsa dopo due anni di stop, cosa non semplice né scontata, e ogni anno ci permettono di organizzare la manifestazione in modo migliore, e ai nostri sostenitori che anche quest’anno ci hanno appoggiato. Ora ci prendiamo un po’ di riposo, ma stiamo già pensando al 2023 e ad alzare l’asticella ancora un po’ più in alto».
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