Lavoratori Legacoop in protesta per il contratto collettivo, coinvolto anche il coomparto dell’Alto Milanese
Le organizzazioni sindacali di settore di Cgil Cisl e Uil stanno avviando una campagna di assemblee e una mobilitazione che culminerà in un presidio nella giornata del 19 di maggio davanti alla sede di Legacoop Lombardia
Sedici mesi di trattative e uno stato di agitazione, con relativo tentativo di mediazione del conflitto innanzi all’autorità prefettizia, non sono bastati a consegnare ai lavoratori operanti nei comparti socio-sanitario-assistenziale, educativo e dell’inserimento lavorativo (rsa, asili nido, servizi di assistenza domiciliare, educativa scolastica, centri disabili) un contratto integrativo provinciale della cooperazione sociale di Milano e Monza Brianza. Ad essere interessato anche il comparto socio assistenziale educativo dell’Alto Milanese.
A fronte di ciò le organizzazioni sindacali di settore di Cgil Cisl e Uil stanno avviando una campagna di assemblee e una mobilitazione che culminerà in un presidio nella giornata del 19 di maggio davanti alla sede di Legacoop Lombardia, per protestare contro l’atteggiamento «dilatorio e di provocazione manifestato dalle centrali cooperative in tutto il corso delle trattative e mai orientato alla volontà di concludere un accordo».
Alle lavoratrici e ai lavoratori della cooperazione sociale, viene negato dal 2019 un adeguato riconoscimento dell’elemento economico territoriale, che tenga conto anche dell’enorme impegno profuso nel periodo pandemico. Nelle proposte delle centrali cooperative, il diritto alla vestizione/svestizione, sancito dal CCNL, diventa di fatto inesigibile perché subordinato a molteplici vincoli.
Infine, le organizzazioni sindacali ritengono «inaccettabile l’insistenza con cui le controparti hanno riproposto tentativi di “precarizzare” i rapporti di lavoro, anche derogando in peggio le previsioni del contratto nazionale. Se non si registreranno cambiamenti nell’atteggiamento delle centrali cooperative, la protesta continuerà fino alla proclamazione dello sciopero di settore con inevitabili disagi nei servizi socio assistenziali, dell’infanzia e dell’integrazione scolastica, prevalentemente a committenza pubblica».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.