Dopo la fuga di gas riapre il sottopassaggio di via Marelli a Cerro Maggiore
Chiuso da martedì 10 maggio a causa di una fuga di gas rilevata in via Marelli, il sottopasso che collega il paese a Rescaldina è stato riaperto
Riaperto a Cerro Maggiore il sottopasso di via Marelli, chiuso nei giorni scorsi dopo che martedì 10 maggio una fuga di gas aveva interessato una condotta – con ogni probabilità un tubo di media pressione – lungo l’arteria stradale che collega il paese a Rescaldina passando al di sotto dell’autostrada A8.
Per permettere lo svolgimento delle operazioni di messa in sicurezza e la sistemazione del danno, il sottopassaggio che mette in collegamento i due comuni – che da martedì 10 fino a giovedì 12 maggio sarebbe comunque stato aperto alla circolazione solo a senso unico alternato su richiesta di Autostrade per l’Italia per permettere di effettuare indagini strutturali – era stato chiuso al traffico fin dalla mattinata, con i tecnici di Italgas da subito messi all’opera per mettere in sicurezza l’area e sistemare il danno.
In serata, però, la situazione si era rivelata più critica di quanto inizialmente previsto e intorno alle 20 tutte le abitazioni dal sottopassaggio alla curva erano state evacuate in via precauzionale. Tre ore dopo, poi, per diverse famiglie l’evacuazione era diventata definitiva e quattro nuclei – tre dei quali avevano tra i propri componenti minori, anziani o persone con disabilità – che non avevano la possibilità di essere ospitati da amici e parenti erano stati sistemati per la notte in albergo.
La tubatura dalla quale ha avuto origine la perdita – che ItalGas aveva precisato non essere dipesa dalla società – era stata individuata a tarda notte, intorno alle 3.30. Da quel momento in poi i Vigili del Fuoco di Legnano, sul posto già dalla serata, avevano potuto procedere alle messa in sicurezza delle abitazioni verificando che non si fossero create sacche di gas. Chi tra i residenti evacuati si trovava ancora sul posto a quel punto era stato autorizzato a rientrare in casa, mentre gli altri sono stati avvertiti che gli immobili erano tornati accessibili.
Nei giorni successivi, poi, erano continuati i lavori per la messa in sicurezza dell’area di cantiere ma i cittadini erano stati avvertiti che l’odore di gas sarebbe rimasto nell’aria per giorni, anche perché il terreno, quando la perdita è stata individuata, era ormai completamente saturo. E ora con la riapertura dell’arteria stradale alla circolazione è arrivato anche l’ultimo tassello.
«Dopo la paura, il grande lavoro notturno e l’ansia dei residenti questa è la miglior conclusione che mi potevo aspettare – sottolinea il sindaco Nuccia Berra -. Quando ho dovuto prendere la decisione di evacuare le famiglie, ho visto persone spaventate che si affidavano a me e sono tornata indietro al dramma di Cantalupo (il riferimento è all’esplosione in via Ungaretti in cui perse la vita Virginia Bollati, ndr). Sono convinta delle decisioni prese e contenta per il risultato finale».
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