Non solo calcio nella serata che giovedì 5 maggio ha visto protagonista all’oratorio Don Branca di Cerro Maggiore l’ex calciatore e allenatore Fabio Capello. Dopo aver incontrato le società calcistiche del territorio, infatti, il commentatore di Sky Sport si è prestato a fare da testimonial insieme all’associazione Sessantamila vite da salvare alla campagna “FacileDae”, iniziativa promossa da Progetto Vita e dalle principali associazioni e società scientifiche, come ANPAS e IRC Comunità, per la diffusione in Italia della cultura dell’uso precoce del defibrillatore in caso di arresto cardiaco.

Fabio Capello ospite a Cerro per parlare di calcio giovanile e non solo

La campagna vivrà il suo momento clou sabato 14 maggio con il “Defibrillation Day”. «Durante la giornata nelle principali piazze d’Italia si svolgeranno dimostrazioni di utilizzo e del defibrillatore – spiega Mirco Jurinovich, presidente della onlus che da dieci anni promuove “Progetto Vita Altomilanese” contribuendo a gestire la rete di oltre 100 defibrillatori sul territorio e insegnandone l’uso a migliaia di cittadini -, mentre a Piacenza si terrà l’annuale meeting delle associazioni di volontariato al quale parteciperà anche 60milavitedasalvare».

Per sottolineare l’importanza dell’immediata disponibilità del defibrillatore semiautomatico in caso di arresto cardiaco, Fabio Capello, non senza commozione, ha ricordato anche un drammatico episodio vissuto nel 1969, anno in cui militava nelle file della Roma, quando fu testimone della morte di Giuliano Taccola, un compagno di squadra allora 25enne che si accasciò vittima di un arresto cardiaco nello spogliatoio dello stadio di Cagliari al termine dell’incontro tra la squadra locale e la Roma e arrivò all’ospedale del capoluogo sardo ormai privo di vita nonostante il massaggio cardiaco praticato dai medici delle due società.