Scuole, il M5S di Rescaldina: «Servono interventi, non basta puntare sui bandi»
Dopo il sopralluogo dei mesi scorsi alle scuole Alighieri e Ottolini, il M5S chiede all'amministrazione di intervenire per risolvere i problemi delle scuole
Non basta puntare sui finanziamenti che potrebbero arrivare dai bandi, alle scuole di Rescaldina servono interventi e anche in tempi rapidi. La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle, che nei mesi scorsi ha effettuato un sopralluogo alla scuola primaria Alighieri e alla scuola secondaria di primo grado Ottolini dopo aver ricevuto alcune segnalazioni e soprattutto in via Matteotti ha trovato più di una criticità su cui ora chiede all’amministrazione soluzioni.
«Alla Alighieri, il cui stato di manutenzione è abbastanza buono, abbiamo riscontrato la problematica relativa all’assenza di bagni per persone con disabilità adulte, presenti nella versione “bambino”, e alla promiscuità della scuola con la biblioteca, che se dal lato culturale è un indubbio valore aggiunto, rende però problematico il controllo degli accessi alla scuola, dati gli orari di apertura della biblioteca – spiegano i pentastellati -. Questo genera una maggior difficoltà per gli insegnanti nel tenere sotto controllo i bambini nel momento in cui sono all’aperto. Gestibile, ma migliorabile. Più seria invece la situazione riguardante l’area esterna, poiché dai prati stanno emergendo dei manufatti in cemento (basi e fondamenta di vecchie strutture) che rendono pericoloso il gioco da parte dei bambini».
Il vero problema, però, per il M5S sono le scuole Ottolini. «L’edificio, fresco di ristrutturazione per la parte esterna, presenta gravi carenze al suo interno, sia a livello di progettazione che di manutenzione e decoro. Si va dalle canaline dei cavi esterne ai muri agli intonaci scrostati, dalla oggettiva inadeguatezza degli uffici amministrativi ai collegamenti esterni (con la mensa) precari. Mancano quei servizi minimi quali un comando a distanza per aprire la porta da parte del personale, costretto a continue processioni, o di un box protetto dal freddo e dal Covid per il personale che gestisce l’accoglienza di genitori, insegnanti e ragazzi al piano terra. Assente anche il citofono dagli ingressi laterali. Per raggiungere la mensa, in caso di maltempo, i ragazzi e gli insegnanti devono dotarsi di giacca e ombrello, quando basterebbe aggiungere una pensilina o un tunnel coperto per collegare i due edifici. Anche dal punto di vista tecnologico di base, il personale amministrativo è “obbligato” a lavorare utilizzando il proprio telefono personale, per evitare di occupare l’unica linea telefonica esterna. Carente anche lo stato di pulizia esterno, soprattutto per quanto riguarda la rimozione delle foglie, che lasciate a terra rendono i marciapiedi di accesso estremamente scivolosi e pericolosi. Se l’ambiente in generale della Alighieri era molto accogliente e stimolante, quello della Ottolini è esattamente l’opposto».
E non basta ai 5 Stelle che l’assessore alla partita Enrico Rudoni, con il quale si sono confrontati dopo il sopralluogo, abbia assicurato «la volontà di intervenire il prima possibile sui problemi riscontrati». «Il problema è legato al reperimento dei fondi necessari per gli interventi più importanti, per i quali cui strategia è il finanziamento tramite bandi regionali e statali – sottolineano i pentastellati -. Bene ma non benissimo, dato che non vi è assolutamente la certezza di ottenerli e nel caso nefasto di assenza si rischierebbe di non effettuare interventi che, secondo noi, sono assolutamente necessari. Non abbiamo motivo di non credere alla buona volontà dell’assessore, ma riteniamo che vada fatto uno sforzo in più, e soprattutto vada fatto velocemente: il comparto scolastico in generale nel nostro comune presenta diversi punti non risolti (materna privata e struttura di via Baita in comodato d’uso) la cui soluzione deve tenere conto di tutte le problematiche, oppure continueremo a mettere pezze, costose e non risolutive. L’infanzia è una condizione temporanea, e mentre la politica ha i suoi tempi, quasi sempre troppo lunghi, i bambini che oggi crescono in strutture inadeguate potrebbero vedere la soluzione a questi problemi quando saranno già adulti».
Qualcosa, però, per Piazza Chiesa si sta già muovendo. «È vero che l’amministrazione sta cercando di reperire fondi per sistemare alcune criticità nelle scuole principalmente da bandi – replica il vicesindaco Rudoni -, ma è anche vero che con risorse e personale propri sta cercando di ovviare con lavori di manutenzione come ad esempio la moltiplicazione della linea telefonica e quindi il possibile utilizzo in contemporanea della linea telefonica e di internet alle scuole Ottolini o il fatto che verrà sistemato il cortile della scuola Alighieri per i manufatti scoperti: piccole manutenzioni che vengono quotidianamente fatte e che abbiamo accolto positivamente anche dalle osservazioni dei 5 Stelle».
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