Palio di Dairago, ancora in forse la ripartenza dopo il doppio stop per la pandemia
L'amministrazione comunale ha confermato «la piena disponibilità» per il Palio di Dairago ma si è detta «in attesa delle decisioni dei capi contrada»
Si allenta la morsa delle restrizioni per fermare la corsa del Covid-19, ma restano incerte le sorti del Palio di Dairago, che dopo il doppio stop dovuto alla pandemia aspetta di ripartire da dove si era fermato nel 2018, quando è stata disputata l’ultima edizione della competizione.
Nato nel 1981, il Palio di Dairago vede fronteggiarsi ogni due anni le quattro contrade del paese, che prendono il nome da simboli realmente esistenti sul territorio dairaghese. Le quattro “sorelle” del palio danno vita ad una serie di competizioni che vanno dallo sport classico ai giochi della tradizione, fino a sfide artistiche come il concorso fotografico, i murales e la costruzione di carri a tema per la riproposizione di ambienti tradizionali e scene del passato. Molto sentita in paese, la manifestazione vede normalmente una grande partecipazione dei cittadini, incompatibile con le restrizioni legate al contenimento del virus e con l’incertezza sull’evoluzione della situazione sanitaria degli ultimi anni.
Negli ultimi mesi il miglioramento della curva pandemica e l’allentamento delle restrizioni conseguente alla fine dello stato di emergenza avevano fatto sperare a molti di poter riabbracciare il Palio di Dairago nel 2022, ma il ritorno della manifestazione al momento non sembra scontato. Nonostante nei giorni scorsi l’amministrazione comunale, sollecitata dalle richieste arrivate in via Chiesa, abbia confermato «la piena disponibilità, sia economica che logistica, allo svolgimento del Palio delle Contrade», infatti, il comune si è detto «in attesa delle decisioni dei capi contrada».
L’apertura dell’amministrazione, peraltro, non è bastata all’opposizione, che avrebbe voluto dalla maggioranza del sindaco Paola Rolfi un passo in più. «In tanti aspettavamo un messaggio ufficiale dell’amministrazione, che di questi tempi doveva risuonare come “Tutto pronto, a settembre torna il Palio”, e invece leggiamo solo un comunicato del sindaco che dice “Siamo disponibili” – è il commento affidato ai social dal gruppo di minoranza UniAmo Dairago -. Ma perché l’amministrazione sente oggi il bisogno di pubblicare questo comunicato? Perché rimbalza tutto alle contrade? Quasi sentisse il bisogno di mettere le mani avanti. Per chi sta vivendo da vicino il tentativo di organizzazione del palio, è evidente che il vero lavoro lo stanno facendo invece proprio le contrade. Sono loro che con grande voglia di fare, mettendo da parte le classiche rivalità tipiche della competizione, stanno collaborando e cercando strade e soluzioni alternative a colmare quella sola “disponibilità” che purtroppo non è sufficiente per organizzare una competizione che richiede parecchio tempo e vede impegnati molti cittadini».
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