Vasca di laminazione sull’Olona, il cantiere entra nel vivo a Parabiago tra le polemiche
L'abbattimento di alberi e i movimenti di terra stanno provocando le prime polemiche tra i cittadini che fino a poco tempo camminavano tranquillamente lungo l'Olona Greenway. Gli Amici dell'Olona chiedono più compensazioni
I lavori per la realizzazione della vasca di laminazione tra Parabiago, Canegrate e San Vittore Olona sono entrati nel vivo tra le polemiche. L’abbattimento di alberi e i movimenti di terra stanno provocando i perimi disagi ai cittadini che fino a poco tempo fa non si erano proprio resi conto dell’avvio del cantiere e camminavano tranquillamente lungo l’Olona Greenway, il percorso verde che si snoda all’interno del parco dei Mulini, attualmente rivoluzionato dal cantiere avviato nel novembre del 2021. Non a caso l’Ecomuseo di Parabiago aveva emesso un avviso segnalando che il «percorso dell’Olona Green Way sarà semplicemente deviato a seconda delle necessità del momento».
In prima linea a parlare dell’opera in corso, invitando i sindaci dei tre Comuni coinvolti ad intervenire per chiedere più opere di compensazione, è Franco Brumana che sulla pagina facebook Amici dell’Olona ha precisato: «Sarebbe del tutto inutile ogni azione per fermare i lavori appaltati per realizzare le due vasche del primo lotto. Non serve nemmeno disquisire sulla necessità delle vasche di laminazione e sulla responsabilità della compromissione del territorio del fiume. I giochi sono ormai fatti. Nel contempo non può essere accettato un atteggiamento passivo di rassegnazione. Occorre che le amministrazioni comunali interessate e il Parco dei Mulini esigano con forte determinazione altre opere di compensazione, di mitigazione dell’impatto ambientale e paesaggistico e di ottimizzazione oltre allo stanziamento di fondi adeguati. I particolari ancora modificabili potrebbero trasformare un territorio devastato in un paesaggio e in un ambiente di pregio. Infine sarebbe doveroso esaminare con la dovuta attenzione la possibilità di non realizzare le altre vasche alla luce della diga di Gurone, posteriore al progetto iniziale delle vasche e di altre soluzioni alternative».
Dal canto suo il sindaco di San Vittore Olona Daniela Rossi ha precisato che «l’appalto espletato da AIPO nel 2021 riguarda il progetto esecutivo del 2014 che comprendeva le opere relative all’area di laminazione e le opere a verde». La realizzazione di questa vasca nel corso degli anni aveva già creato molte polemiche, soprattutto a San Vittore Olona e il primo cittadino è tutt’ora contrariato per la carenza di compensazioni ambientali: «L’Amministrazione di San Vittore Olona ha più volte sottolineato, nei vari tavoli di monitoraggio e a mezzo comunicazione scritta che in passato non è mai stata chiesta in modo esplicito, ahimè, una compensazione per le aree destinate alle vasche, in quanto l’impatto ambientale ricade su tutti i cittadini di San Vittore Olona e non solo sui proprietari dei terreni, peraltro regolarmente pagati da Regione Lombardia». Per quanto riguarda il percorso dell’Olona Greenway il primo cittadino ha ricordato che è stato inaugurato il 19 giugno 2016 «due anni dopo l’approvazione del progetto esecutivo (2014) delle vasche di laminazione che, come si poteva immaginare, contemplava l’abbattimento di alberi per ettari di territorio e “la devastazione di gran parte del corridoio verde del Plis dei Mulini”. Il tutto ben noto all’Amministrazione Vercesi in carica dal 2009 al 2019».
L’opera, che imprevisti permettendo si concluderà quest’anno, è stata predisposta da Regione Lombardia e avrà il compito di permettere l’espansione controllata della corrente del fiume Olona. Ciò significa ridurre il valore massimo della portata della piena in transito, assicurando anche la protezione dei territori a valle. Come più volte hanno spiegato i tecnici di Aipo quando tutto sarà concluso l’area avrà l’aspetto di un campo coltivato, e sarà dotata di percorsi ciclo-pedonali sia perimetrali che interni.
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